Da anni il mondo dell’editoria sembra destinato a scomparire. Questa frase viene ripetuta di continuo, ma nonostante le numerose difficoltà, il settore è ancora in piedi. Non è di certo un momento roseo, eppure proprio in questi ultimi anni c’è stata una crescita sostanziale di nuovi professionisti del settore e aspiranti tali. La domanda che tutti si pongono, appena resi consapevoli della propria scelta professionale, è: come si fa a lavorare in una casa editrice?
Studiare editoria per lavorare in una casa editrice
Ad agevolare un aspirante professionista del settore sono degli studi mirati. Per lavorare in editoria la laurea non è necessaria, ma se l’intento è di entrare a lavorare in una casa editrice, le cose cambiano. Nei pochi annunci sul web che possiamo trovare e nei siti delle case editrici è espressa con forza la volontà di reclutare personale con indirizzi umanistici sia nella triennale che nei master. Dove studiare editoria in Italia? Molte facoltà offrono ottimi percorsi di studi, ma non sempre questa “regola” vale per tutti.
L’editoria e i suoi mestieri
Lavorare in una casa editrice implica la conoscenza dei vari mestieri presenti al suo interno. Ad esempio, di cosa si occupa l’ufficio stampa? E l’ufficio diritti? Il grafico editoriale? Il traduttore? Queste figure possono provenire da altri indirizzi lontani dal settore culturale. Un traduttore di francese dovrà aver studiare lingue e nello specifico francese, lo stesso vale per chi intende lavorare nell’ufficio diritti, è necessario aver frequentato legge. Per questo, prima di prendere qualunque decisione, è bene studiare i mestieri dell’editoria e capire cosa si ha in mente di fare.
I primi passi in una casa editrice
Per lavorare in una casa editrice i modi possono essere differenti. Il classico e il più diretto è seguire un corso di studi in linea con la figura professionale che interessa e fare degli stage, ciò permetterà di acquisire maggiori conoscenze e toccare con mano il proprio futuro lavoro. Un’altra alternativa è di proporsi inviando il proprio curriculum, ma attenzione!, bisogna farlo solo se è specificato che sia possibile candidarsi, altrimenti si rischia di risultare petulanti e finire dritti in un cestino. Per chi ha intrapreso un percorso differente o vorrebbe essere un freelance del settore, può accedere al mondo dell’editoria digitale e collaborare con delle case editrici. Si inizia con il compiere piccoli passi, proporsi come lettori editoriali o correttori di bozze.
Lavorare in una casa editrice non è semplice, ma nemmeno impossibile. È una scelta dettata dalla passione, colei che conduce e indica sempre la giusta direzione.