Ieri sera, alla presenza di tutto il direttivo della Biennale e della Mostra del Cinema e del ministro Sangiuliano, si è tenuta la pre-apertura della mostra. L’edizione n.80 si apre con un doveroso omaggio alla diva scomparsa pochi mesi fa.
Mostra del Cinema 23: omaggio a Gina Lollobrigida
La scelta di celebrare la diva mancata a gennaio ha comportato per l’organizzazione diverse scelte: ricordarla attraverso le pellicole che l’hanno resa celebre o presentare un’immagine dell’attrice meno convenzionale. La direzione della Mostra, in collaborazione con la Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, ha optato per quest’ultima, mettendo in programma per Venezia Classici (fuori concorso) il documentario Portait of Gina di Orson Welles e la prima mondiale del film La provinciale di Mario Soldati dopo il delicato intervento di recupero, quest’ultimo in concorso nella categoria Restauri.
80 Mostra del Cinema: Portrait of Gina di Welles e La provinciale di Mario Soldati
Nel 1958, il visionario regista Orson Welles ideò quella che avrebbe dovuto essere una serie di documentari per la ABC, dove presentare i diversi Paesi attraverso persone e luoghi, arte, cinema e star. La puntata pilota è dedicata all’Italia, forse anche per merito di Paola Mori, la moglie italiana di Orson Welles. Purtroppo, l’emittente non proseguì con il progetto, per cui Portait of Gina rimase un unicum.
Perché questo documentario è tanto particolare? Perché si considerava perduto. Infatti, fu ritrovato solo dopo la morte del regista, a Parigi. L’anno dopo, nel 1986, fu proprio alla Mostra del Cinema di Venezia che fu proiettato per la prima volta.
“In realtà non è assolutamente un documentario – ha dichiarato Welles nel 1958 – piuttosto un saggio, un saggio personale. Non cerca di essere fattuale ma solo di non raccontare bugie, nella tradizione del diario. Sono le mie riflessioni su un dato soggetto, Lollobrigida, e non su quello che è in realtà. Ed è anche molto più personale del mio punto di vista. È un vero e proprio saggio”.
L’altro capolavoro in proiezione, e in concorso, è la pellicola di Soldati del 1953, frutto della collaborazione tra il regista stesso e lo scrittore Giorgio Bassani che adattarono il romanzo breve di Alberto Moravia. La provinciale è una delle meno celebri della diva, ma in cui la sua recitazione è di certo significativa.
La Cineteca nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia ha provveduto al restauro sia della pellicola, rovinata in alcuni fotogrammi, che della colonna sonora, perfettamente ottimizzata. Riportato a nuova vita anche il trailer del film, che ha trasportato gli spettatori della Sala Darsena nell’atmosfera degli anni Cinquanta.
Mostra del Cinema di Venezia: la serata di gala
Questa sera, invece, la cerimonia di apertura prevede la consegna del Leone d’oro alla Carriera alla regista Liliana Cavani, introdotta dalla laudatio di Charlotte Rampling che con la regista ha recitato nel film Portiere di notte del 1974, e la proiezione del film di apertura, Comandante di Edoardo De Angelis.
Di Cavani, fuori concorso, in serata verrà proiettato il film L’ordine del tempo. A dirigere sia il galà di apertura, che quello di chiusura del 9 settembre, l’attrice Caterina Murino. Mentre, oltre alla giuria e agli organizzatori della Mostra e della Biennale, si aspetta la cantante Malika Ayane per un’esibizione durante la cerimonia.
Poche star, ma tanta attesa
Per via dello sciopero degli sceneggiatori che imperversa a Hollywood, poche sono le star internazionali confermate sul red carpet di quest’anno. Un anno particolarmente ricco a livello cinematografico, con nomi e proposte che hanno acceso l’interesse di cinefili e professionisti. La scena è tutta sui registi: senza le distrazioni glamour, tutte l’attenzione è rivolta a loro e al frutto della loro creatività e, contro ogni aspettativa, l’attesa è anche maggiore rispetto agli scorsi anni, a confermare che Venezia non è solo teatro di passerelle e scatti fotografici, ma una vera scelta culturale.
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