World Art Day: ovunque è arte, niente è arte. Difficile definire l’espressione artistica al di fuori degli spazi appositi. Se è scontato che all’interno di un museo si trovino esposte opere d’arte, la stesso non si può dire per ciò che vediamo quotidianamente per strada. L’arte è un prodotto d’élite – che deve sottostare a particolari requisiti – o anche i frutti della creatività non accademica costituiscono una forma d’arte?

L’arte come collante culturale: il World Art Day e le motivazioni dell’Unesco
L’Unesco, branca culturale delle Nazioni Unite, ha proclamato il World Art Day ogni 15 aprile. Si tratta di una giornata dedicata a celebrare non solo le più svariate espressioni artistiche ma anche il ruolo che l’arte svolge nella società. L’arte alimenta la creatività, l’innovazione e la diversità culturale tra tutti i popoli del mondo e gioca un ruolo importante nel condividere conoscenza e incoraggiare dialogo e curiosità, è ciò che si legge nelle motivazioni ufficiali alla base dell’istituzione di questa ricorrenza.
Performance artistica: Fedez e Rosa Chemical
A volte, a decidere cosa è un atto osceno e cosa una performance artistica, lo decide un PM. È il caso del bacio, avvenuto a Sanremo di quest’anno, tra Fedez e il rapper Rosa Chemical. Il PM di Imperia, Barbara Bresci, era stata chiamata a intervenire riguardo la faccenda, classificata come reato e offesa al senso comune del pudore, decretando che La finalità era di puro spettacolo.
A difesa dei due rapper si è tirato in ballo il registro creativo, mentre Rosa Chemical ha spiegato che la sua Made in Italy «veicola amore e sesso in un’ottica di libertà» come succede in «numerose performance artistiche in cui sono presenti allusioni sessuali».
Quindi, di conseguenza, anche un testo in cui si possono leggere parole come Ti piace/ Che sono perverso e non mi giudichi/ Se metterò il rossetto in ufficio lunedì è considerato a pieno titolo una forma artistica. Veicolare un messaggio attraverso la creatività e l’innovazione: i due rapper lo fanno, perciò sono classificati come artisti, in special modo se posti nel contesto della Giornata Mondiale dell’Arte.

World Art Day: come celebrare l’arte
Il verbo celebrare, spesso usato quando si parla delle “giornate mondiali di”, come quella del teatro, a volte rimanda all’idea di commemorazione, a una serie di considerazioni su ciò che è stato e su ciò che è opportuno apprendere. Ma non è così, perché lo scopo del World Art Day è invece quello di far vivere l’arte, con iniziative, dibattiti, conferenze e laboratori.
L’attenzione viene posta, in particolare, sulle scuole e sul ruolo educativo delle istituzioni. Oltre che nelle sale decretate alla divulgazione della cultura, però, si può osservare l’arte all’aria aperta, sfruttando al meglio le giornate primaverili.
La Guerrilla art e Bansky
Come ogni ricorrenza di questo tipo, lo scopo del World Art Day è quello di stimolare la curiosità e di attivare il cervello in modalità “on”, per esempio provando a osservare con occhio diverso alcune opere della street art. Ideale sarebbe provare a distanziarsi dalla dicotomia artista/arte di cui si è invasi e oppressi, soprattutto a causa del tormento mediatico e social offerto dagli artisti più quotati.
La Guerrilla art, il movimento artistico nato negli anni Settanta, ha la particolarità di tenere gli artisti nell’anonimato. Propaganda messaggi sociali e politici, con un focus sul ruolo attribuito alle celebrità ed alcune caratteristiche della società del benessere, come il consumismo sfrenato, attraverso illustrazioni e graffiti sui muri delle vie o su ampi spazi pubblici, come le facciate di edifici in disuso. Il più celebre esponente di questa corrente è Bansky, artista britannico – o collettivo di artisti – famoso ormai in tutto il mondo.

Con le sue opere di forte critica sociale – come Napalm Girl, serigrafia in cui riprende la celebre fotografia scattata nel 1972 durante la Guerra del Vietnam, che ritrae una bambina in fuga dai bombardamenti di napalm, affiancandole Topolino e Ronald McDonald, due icone della cultura di massa americana – è riuscito a smuovere le coscienze di molti, pur non apparendo con un bel viso truccato e le unghie all’ultimo grido.
Potrebbe essere uno spunto per provare a scovare i messaggi dietro a quegli stencil che troviamo ovunque, mentre camminiamo per le città. Non si troveranno facilmente opere del livello di Bansky, ma sarà possibile provare a chiedersi cosa voglia dire quello strano disegno sulle vecchie cabine telefoniche o sugli sportelli di logori contatori comunali.