Come si costruisce un personaggio femminile credibile e tridimensionale? Con un po’ di immaginazione, di studio, di sguardo sulla realtà… e un buon antagonista.
Conoscere la propria protagonista: l’immaginazione
Lo scrittore deve conoscere a fondo la sua eroina, vissuto e presente, pregi e difetti, sogni e delusioni; sapere la ferita profonda che muove le sue paure e i suoi comportamenti sociali; progettare come la protagonista vada incontro al suo destino e affronti le prove che la portano alla guarigione o alla perdita completa di sé. Deve avere noto l’intero di arco di trasformazione del personaggio.
Tutto questo però vale anche per il protagonista, quindi perché specificare “personaggio femminile”? In cosa cambia rispetto al viaggio della controparte maschile?
Il viaggio dell’eroina: lo studio
Mentre l’eroe cambia superando le prove del mondo esterno, un buon personaggio femminile fa un percorso che segue altre strade e guarisce da ferite differenti. Per costruire un personaggio femminile memorabile si deve partire da una distruzione: la protagonista deve abbattere i preconcetti e le convenzioni che le gravano addosso in quanto donna. In altre parole, si deve liberare dall’altrui sguardo giudicante.
La via femminile è intima e parte dalla presa di coscienza dell’eroina e dal riconoscimento della prigione invisibile che la blocca. Questo accade quando lei smette di considerare quella situazione un nido sicuro. Il viaggio della protagonista la porta da quella distruzione alla ricerca di uno spazio in cui poter essere sé stessa, finalmente libera.
Sembra difficile? Meno di quanto si pensi. Other Souls ha ideato un corso ad hoc per spiegare in dettaglio come si costruisce un personaggio femminile coerente, verosimile e memorabile, passando dal viaggio di demolizione e ricostruzione di sé attraverso tutti gli archetipi femminili, diversi anch’essi da quelli individuati per i protagonisti maschili.
Anche le protagoniste sono umane: la realtà
Le donne che popolano un libro devono essere verosimili. La realtà quotidiana è l’alleata migliore che un autore possa avere, anche se il libro tratta di fantascienza aliena, di mondi fantasy o contesti storici dell’antica Grecia.
Presentare difetti e pregi – in quest’ordine – delle protagoniste femminili aiuta a tenere lontano lo spettro dei cliché. Quindi aiuta ad andare oltre la bella insicura, la fatalona poco intelligente, l’amica bruttina ma leale e quella carina ma infida. Ma soprattutto crea un’empatia immediata tra il lettore e le eroine, sentite affini a sé e non perfette.
Osservando la realtà e le donne che, in questa, si muovono ogni giorno, si possono studiare tutte le caratteristiche utili per la creazione di una protagonista, basta unirle in un mix del tutto nuovo.
«Creare un personaggio perfetto significa crearne uno insopportabile.»
(Margaret Atwood)
La forza delle donne spesso non è fisica. I personaggi femminili sono sfaccettati e interessanti se risultano in equilibrio con la loro storia pregressa. Quando si studia come costruire un personaggio femminile, bisogna fare attenzione a questo gioco di equilibri: non si può scrivere, per esempio, di una ragazza che in soli sei mesi impara l’arte della spada e sgomina bande di briganti. La forza o caratteristica vincente che le distingue spesso ha sede altrove: determinazione, intelligenza, astuzia, cultura.
Anche qui, basta guardarsi attorno: le donne che stimiamo hanno di certo la caratteristica che ci serve e possono essere esempi da cui attingere per scrivere.
Costruire un personaggio femminile nel conflitto: l’antagonista
Quante volte si ammirano donne che sembrano aver fatto cose impossibili? Si è conferito loro il valore proprio nel confronto con quelle imprese enormi. Per la stessa logica, l’antagonista deve essere all’altezza, se non superiore, alla eroina, per spingerla oltre i suoi limiti e far di lei una persona diversa, spesso migliore. Gli scopi della protagonista e dell’antagonista devono essere ugualmente importanti per loro, così da diventare motivo di scontro. Però, al contempo, devono essere anche tanto diversi, per non dire opposti, non conciliabili.
Questi sono solo spunti su come si costruisce un personaggio femminile, ma possono essere il primo passo per una efficace progettazione delle eroine di cui raccontiamo la storia.
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