Era il 20 Marzo del 1916 quando Albert Einstein pubblicò la sua teoria della relatività. Qualcosa che cambiò radicalmente il mondo per come è conosciuto oggi e trasformato la comprensione umana dell’universo.
Per capire questa complessa materia, la scienza, dalle mille sfaccettature e dalle innumerevoli applicazioni, ecco l’intervista a Massimo Dell’Erba, padre di Pillole di Scienza, il podcast che sta svettando le classifiche Spotify.

La scienza spiegata dal podcaster in “pillole”
Massimo non è uno scienziato e ma il suo podcast Pillole di Scienza sta riscuotendo un successo innegabile. Il suo segreto? Soddisfare la curiosità delle persone.
«Le persone sono come in attesa di far esplodere la propria curiosità ma mediamente non hanno molto tempo da dedicare ai propri interessi. Lo scopo di questo podcast è quello di fornire in modo leggero ma rigoroso molte nozioni in pochi minuti, per accendere la curiosità delle persone su un certo argomento».
Lecita è la domanda che porta a chiedersi come mai lui stesso abbia voluto iniziare un percorso da podcaster per divulgare questo tipo di informazione, in pillole, come il nome del suo forma, a chi magari di scienza non è proprio ferrato.

La sua formazione è di tipo scientifico e la sua dote è quella della capacità di semplificare concetti elaborato rendendoli fruibili a tutti.
Massimo ha sottolineato durante l’intervista che:
La scienza è una materia complessa, ma che alcuni concetti possono essere spiegati in modo semplice e digeribili anche per coloro che non sono abituati a queste tematiche.” Riprendendo la citazione di Einstein che dichiara: Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene.
Massimo Dell’Erba
Una dimostrazione di come qualsiasi concetto grazie a una comunicazione efficace sia l’arma vincente, anche nella divulgazione della scienza.
Dichiara Massimo: «Secondo me dipende sempre dal livello con cui si vuole apprendere una certa nozione. Alcuni concetti di Fisica Quantistica ad esempio sono molto complessi e richiedono anni di studi per essere compresi in modo dettagliato. Però, i concetti base, se spiegati bene, sono digeribili anche da una persona che non è abituata a queste tematiche».

Quali sono gli argomenti che in un podcast di scienza riscuotono successo?
Massimo a fronte di questa domanda ha elencato in esclusiva quelli che sono i cavalli di battaglia del suo podcast mostrando una panoramica di quello che è l’interesse comune delle persone che si appassionano al suo podcast. In primis, la fisica quantitica e gli UAP: «La sopra Fisica Quantistica è in assoluto la più gettonata. Direi perché è in continua evoluzione, racconta comportamenti di particelle per noi controintuitivi e questo aspetto affascina».
Le Ai e il futuro scientifico
Continuando nel discorso è stato chiesto a Massimo il suo punto di vista in merito all’argomento dell’anno: le AI e il loro contributo al presente. La sua risposta ha confermato quello che appare come un possibile futuro in questa materia: «L’AI ormai è un fatto, ne siamo circondati. Riconoscimento di immagini, tracce sonore, guida di veicoli in modo autonomo ma anche supporto a vari tipi di decisioni di business».
Specifica anche che, nonostante la presenza delle intelligenze artificiai sia ampiamente assodata nella nostra società questa dipende da una condizione imprescindibile. «L’AI va alimentata con dati validi e spesso non è così: la digitalizzazione di molte aziende, specie in Italia, procede a rilento e questo ha un impatto negativo su tutto questo processo di innovazione».

In relazione a questa data importante, la pubblicazione del 20 Marzo nel 1916 da parte di Albert Einstein sulla teoria della relatività ha cambiato il mondo trasformandolo in quello di oggi; è stato chiesto a Massimo se attualmente fosse a conoscenza di progetti e nuovi sviluppi che nel campo scientifico potessero essere di pari portata a quella del celebre scienziato.
La sua risposta è affermativa e riguarda soprattutto le opportunità offerte da computer quantistici: «Sembra possano davvero oggi abbattere anche di miliardi di volte i tempi di calcolo. Questo significa poter utilizzare algoritmi che rispondono in maniera rapidissima e vagliano una possibilità di soluzioni che con un normale computer potrebbe richiedere migliaia di anni se non di più» dice. «Questo significa avere risposte migliori e più rapidamente, in qualunque ambito: medico, ingegneristico, business e così via».
Tra Einstein e Pillole di Scienza: 3 suggerimenti di lettura
In occasione della pubblicazione della teoria della relatività da parte di Einstein, è stato chiesto a Massimo Dell’Erba di consigliare 3 libri che potrebbe proporre ai sui ascoltatori per avvicinarsi alle materie scientifiche,

Ecco la sua risposta: «L’incredibile cena dei fisici quantistici, di Gabriella Greison, Salani Editore; Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo e della vita, di Piero Angela, Mondadori; Deep thinking. Dove finisce l’intelligenza artificiale, comincia la creatività umana, di Garry Kasparov, edito Fandango Libri».
La scienza non è complessa se presa in “pillole” come insegna Massimo, dal piacere della scoperta alla divulgazione tramite podcast