Il 20 marzo si celebra la Giornata Mondiale della felicità.
Perché dedicare un giorno a questo tema? Può sembrare strano, troppo abituati a concepire la felicità come un mix di elementi assortiti correttamente nella vita personale. Alla base c’è una riflessione di fondo che fa leva sul proprio essere al centro di una complessa rete di relazioni, fatta di materia e spirito.

Dal concetto di felicità universale al 20 marzo 2023
La Giornata Mondiale della felicità ha lo scopo di porre l’attenzione sul concetto di felicità come valore e obiettivo universale. Felicità e benessere a cui ogni persona al mondo ha il diritto ad aspirare: obiettivi riconosciuti tra gli scopi perseguibili dalla politica pubblica.
L’Onu, attraverso l’istituzione di questa giornata, si fa portavoce della consapevolezza e dell’importanza di rispettare il diritto alla felicità, alla quale ciascuno deve ambire ogni giorno. Riconosce inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo e bilanciato alla crescita economica, mirato a promuovere lo sviluppo sostenibile e l’eliminazione della povertà. Ambizioni che vanno ben oltre un sorriso.
Il ruolo del Bhutan, dove la felicità conta più del reddito
La risoluzione 66/281 è stata avviata dal Bhutan, piccolo Paese asiatico chiuso tra l’India e la Cina, conosciuto per il suo indice di Felicità Interna Lorda. Ispirandosi alla filosofia buddhista, infatti, in Bhutan il PIL è stato sostituito con un nuovo parametro: il FIL.
Il motivo è che, invece di prendere come punto di riferimento elementi economici (puramente materiali) per stabilire la felicità personale, si è deciso di interporvi la spiritualità. In tale contesto, è la persona a essere al centro dello sviluppo, e non i suoi soldi.

Hai mai sentito affermazioni del tipo “Ho un lavoro e una casa, non mi manca niente”, in risposta alla domanda “Sei felice?”. Come se esistessero solo i bisogni di tipo materiale, come se l’altro tipo di bisogni – quelli spirituali – fossero cose di poco conto. La filosofia buddista è utile per offrire diversi spunti di riflessione, facendo emergere il ruolo delle necessità etiche e spirituali.
Migliorare gli standard di vita significa considerare il benessere interiore oltre a quello materiale, il valore culturale e la tutela ambientale. Lo sviluppo è inteso come un modo per aumentare la felicità delle persone, e non la crescita economica. Secondo i parametri occidentali basati sul PIL (Prodotto interno lordo), il Bhutan risulterebbe essere una delle nazioni più povere della terra. E invece, là nessuno muore di fame, non esistono mendicanti e né criminalità; ben il 90% della popolazione ha accesso gratuito alla sanità e all’istruzione pubblica.
World Happiness Report 2022
Sapevi che esiste una classifica dei luoghi in cui si è maggiormente felici? È stilata ogni anno a cura di Earth Institute dell’Università di Columbia, New York. Il rapporto studia, a livello globale, l’andamento di sentimenti legati al benessere materiale e psicologico. La classifica di World Happiness Report 2022 segnala, tra i primi dieci Paesi:

- Finlandia
- Danimarca
- Islanda
- Svizzera
- Paesi Bassi
- Lussemburgo
- Svezia
- Norvegia
- Israele
- Nuova Zelanda
Noti niente di strano? Eh sì: l’Italia non è nella top ten, ma occupa solo il trentunesimo posto della classifica (lo scorso report la vedeva in venticinquesima posizione). Ciò perché per essere felici non basta essere il regno della moda, del buon cibo, dei borghi medievali da visitare la domenica pomeriggio. Secondo questa indagine, i più grandi problemi del Belpaese sono rappresentati dal livello di corruzione e dallo scarso tasso di occupazione.
Giornata Mondiale della felicità: leggici su
Esistono libri in grado di scavarci dentro all’anima. Other Souls ne ha recensito diversi, negli ultimi mesi. Abbiamo scoperto romanzi che sono delle vere e proprie cure, che sondano psicologia e sentimenti, rapporti con la spiritualità, che pongono l’accento sulla forza delle donne.
Analizzare storie e trarne considerazioni personali è un modo di acquisire conoscenza e per trovare risposte ai dubbi che, a volte, impediscono di essere felici.