La fantascienza è un genere letterario tanto ricco, profondo e importante quanto ancora poco conosciuto in Italia. Racconta il futuro e, di conseguenza, il presente.
La fantascienza prende i meccanismi della società e del sapere umano, li analizza mettendoli sotto una lente d’ingrandimento e da lì parte per tracciare un percorso futuribile, scenari che a volte si verificano e a volte no ma in ogni caso è un invito alla riflessione sul futuro.
Non è infatti un caso se la fantascienza è detta anche narrativa d’anticipazione: anticipa scenari, problemi e potenziali sfide degli anni a venire a volte come profezia auto avverante, a volte come cautionary tale.
Perché esiste una Giornata della Fantascienza?
Generazioni di scienziati si sono dichiarati lettori di fantascienza e molto del loro lavoro è ispirato alle opere dei loro autori preferiti. Fra questi autori ce n’è uno che compie gli anni proprio il 2 di gennaio. Un decano del genere, famoso e rispettato in tutto il pianeta e, probabilmente, nel raggio di diverse galassie.
Isaac Asimov, creatore dell’immortale ciclo della Fondazione e inventore delle tre leggi della robotica.
Proprio per celebrare il suo compleanno, e più in generale questo florido e attuale genere letterario, la giornata del 2 gennaio è ufficialmente la Giornata della Fantascienza, e ha persino un suo hashtag, #ScienceFictionDay da usare sui social per postare le foto delle letture e dei film fantascientifici che gli appassionati e i neofiti guardano proprio in questa data al fine di onorarla a dovere.
Come celebrare la Giornata della Fantascienza grazie ai libri
Quindi, per festeggiare la nascita del dottor Asimov e questo genere letterario tutto da scoprire, il modo migliore è partire da qualche titolo interessante, un classico sempre attuale o un libro particolarmente incisivo fra le uscite più recenti. Ecco quindi 5 macchine del tempo verso altrettanti scenari futuribili che tanto hanno da dirci sul mondo di oggi.
City, di Clifford Simak
Nel futuro i cani, ormai la specie dominante sul pianeta Terra, si tramandano racconti mitologici su un’antica razza che un tempo regnava su tutte le altre, una specie ormai scomparsa di cui nemmeno gli storici più preparati sono in grado di confermare la reale esistenza.
Conosciuto anche come Anni senza fine, e pubblicato negli Stati Uniti nel 1952 (casualmente l’anno della pubblicazione del primo numero della longeva collana Urania in Italia), City è un vasto affresco che affronta l’idea di futuro con un respiro ampio, mettendo gli eventi in una prospettiva vertiginosa che racconta l’uomo in tutta la sua potenza e, al tempo stesso, in tutta la sua transitorietà in un tempo molto più grande di lui, un divenire continuo narrato con la forza di un filosofo presocratico.
Più che umano, di Theodore Sturgeon
Un gruppo di ragazzi dotati di grandi poteri ma, al tempo stesso, di grandi svantaggi, decide di fare quadrato per far fronte comune a un mondo che sembra non essere fatto per loro.
La loro unione andrà oltre il semplice gruppo dando vita all’homo gestalt, un’evoluzione che supera l’homo sapiens. Autore caratterizzato da un’umanità profonda, Theodore Sturgeon racconta uno degli aspetti fondamentali della nostra specie: la dimensione sociale, il nostro esistere in mezzo agli altri.
Più che umano, conosciuto anche come La nascita del superuomo, è un libro che parla di etica e che mostra quanto sia calzante la definizione di romanzo di fantascienza come romanzo filosofico.
La mano sinistra del buio, di Ursula K. LeGuin
Antropologa, glottoteta e scrittrice, Ursula K. LeGuin è, senza timore di esagerare, un premio Nobel mancato. Se lo sarebbe meritato, a mani basse. Il suo lavoro ha il respiro sterminato delle grandi costruzioni letterarie contemporanee, dall’epica tolkieniana all’orrore abissale di Lovecraft.
La mano sinistra del buio, tradizionalmente conosciuto come La mano sinistra delle tenebre, questo romanzo porta delle riflessioni estremamente avanzate ancora oggi pur essendo stato scritto nel 1969.
Il mondo che racconta è un pianeta ghiacciato popolato da una razza di esseri umani geneticamente modificati, ermafroditi che sono in determinati periodi sviluppano i caratteri sessuali maschili o femminili a seconda della persona con cui hanno una relazione in quel momento.
Il lavoro che LeGuin fa nel definirne la società, la cultura e l’ordinamento politico a partire da un sistema di ruoli legati al genere completamente nuovo e inedito è il frutto delle proiezioni rigorose di una grande intellettuale con solide basi di studio.
La mano sinistra del buio è un libro ricco e profondo, di quelli che costringono il lettore a mettersi in gioco su così tanti fronti che dopo averlo letto il cambiamento arriva, percepito o no, in un modo o nell’altro.
Metallo Urlante, di Valerio Evangelisti
Con tutta probabilità, Valerio Evangelisti è il più grande autore italiano di letteratura fantastica.
Creatore di un universo narrativo vasto e complesso non meno di tanti altri autori considerati classici, Evangelisti è un autore nettamente schierato, che prende posizione senza timore alcuno ma supportando il taglio politico della sua scrittura con i fatti, essendo uno storico estremamente preparato, e riflessioni di una solidità granitica.
Metallo Urlante è solo uno dei punti di accesso alla sua produzione corposa e interconnessa, tutti i suoi romanzi si svolgono nel medesimo mondo, sicuramente il libro di maggior impatto con i suoi racconti brevi, fulminanti e durissimi, che introducono il lettore a un mondo spietato, violento e narrato con una vena di critica sociale graffiante e sovversiva.
L’adrenalina scorre a fiumi in questo pugno di short stories che accenderanno l’animo degli amanti dell’azione: dopo averle lette, ne vorranno sicuramente ancora e ne troveranno, nei romanzi con protagonisti l’inquisitore Eymerich e lo stregone messicano Pantera.
Ragazze Elettriche, di Naomi Alderman
Cosa succederebbe se l’evoluzione desse alle donne la possibilità di sopraffare fisicamente gli uomini dando loro il controllo della società? Il futuro sarebbe veramente l’utopia che ci si aspetta?
Ragazze Elettriche, di Naomi Alderman, è un libro scomodo e destabilizzante con l’ambizione di leggere e raccontare la natura umana investendo gli stereotipi di genere, tutti non solo quelli funzionali, con la potenza di un tifone.
La violenza come legittimazione del potere è qui narrata nella maniera meno rassicurante possibile, demolendo le rappresentazioni più in voga del rapporto fra i sessi per tornare a un grado zero che costringe il lettore a ridefinire la riflessione sull’identità sessuale rinunciando alle categorie comode di buoni e cattivi nel rimettere al centro la natura ferale e predatoria dell’essere umano, uomo o donna che sia.
Buona Giornata della Fantascienza!
La fantascienza è un territorio ampio e diversificato. I 5 titoli appena proposti sono solo inviti ad approcciarsi a un genere costruito da migliaia di titoli. 5 navette pronte al decollo per esplorare un universo vasto e ricco di meraviglie. Buon #ScienceFictionDay , viaggiatori.
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