La cosmetica del nemico è un romanzo breve di Amelie Nothomb, edito in Italia da Voland nel 2003 e tradotto egregiamente da Biancamaria Bruno. Con il suo stile tagliente l’autrice presenta una storia esile, quasi inutile, riempiendola del profondo significato che ha la vita stessa.
Un dialogo fra due sconosciuti rivela la complessità dei meccanismi dell’animo umano e il dramma che ne scaturisce quando un ingranaggio si inceppa
La sala d’attesa di un aeroporto è il palcoscenico su cui si muovono i personaggi. Un volo in ritardo li costringe a una permanenza prolungata. Textor Texel è un quarantenne bruttino e gracile, Jérome Angust è un manager di bella presenza, all’incirca della stessa età. Il loro incontro dà vita a un dialogo che scende alla ricerca dei significati più profondi dell’esistenza stessa.
Che cos’è “La cosmetica del nemico”?
Amelie Nothomb all’interno del racconto lascia spiegare ai suoi personaggi il significato del titolo:
«Agisco in base a una cosmetica rigorosa e giansenista»
«Cosa c’entra adesso la cosmetica?»
«La cosmetica è la scienza dell’ordine universale, la morale suprema che determina il mondo»
Amelie Nothomb
Il dialogo si svolge serrato, come un processo. La paranoia emerge prepotente, con la sua logica ferrea e delirante. Chi ne è affetto può condurre una vita normale, addirittura monotona e ripetitiva, fino a quando non scatta qualcosa che lo fa deviare dal percorso. Il tema del delitto, così caro all’autrice, si ripropone anche in questo racconto, sotto forma di dubbio.
«Sono quella parte di te che non conosci ma che ti conosce fin troppo bene. Sono la parte di te che ti sforzi di ignorare»
Amelie Nothomb
Un epilogo sorprendente
Buonismo e luoghi comuni vengono puntualmente smascherati e smantellati da Amelie Nothomb. La sua lucidità di pensiero priva di rancore o giudizio, fa di ogni suo scritto un rasoio affilato.
Ne La cosmetica del nemico, l’archetipo dell’uomo di successo, ben vestito e comodamente seduto in un luogo protetto come può esserlo solo un aeroporto, si vedrà costretto ad affrontare il suo nemico. Il nemico del titolo, quello vero, quello che prima o poi tutti dobbiamo affrontare nella vita. La disputa verbale accelera fino a spaccarsi per arrivare a liberare la verità, tanto inattesa quanto ineluttabile. Riconoscerla avrà effetti devastanti che evolveranno in estreme conseguenze.
Coscienza e memoria sono le vere protagoniste del libro, sono il diavolo che si nasconde nella più classica delle domande: “conosci te stesso?”.