Cara pace, di Lisa Ginzburg, è un romanzo che parla della famiglia, delle sue varie forme, del rapporto – fortissimo – che si può instaurare tra due sorelle, specie se costrette a subire la stessa sorte nefasta.
Cara pace di Lisa Ginzburg, pubblicato nel 2020 da Ponte alle Grazie, è stato proposto al Premio Strega 2021 da Nadia Terranova
Se sento tanto forte il bisogno di tornare a Roma è per rivedere dei luoghi, alcuni in modo particolare. Monteverde e la strada dov’era casa nostra, via di Villa Pamphili; la Villa; via dei Quattro Venti, nel punto vicino allo slargo dove si trova la scuola che Nina e io frequentavamo. Ma anche strade del centro storico dove abbiamo passeggiato con nostro padre e nostra madre (con ognuno di loro, mai con entrambi insieme)
Cara pace è la storia di due sorelle e delle loro vicissitudini, ma è anche la storia di un ritorno. Maddalena e Nina sono nate a poca distanza l’una dall’altra. Maddalena, colei che nel romanzo racconta in prima persona il corso degli eventi, è la sorella maggiore per eccellenza. Come ogni sorella maggiore tenta in tutti i modi possibili di proteggere Nina, bambina ribelle ed egocentrica, dal carattere difficile e scontroso.

Cara pace, un’aspirazione e una protezione
Il romanzo scorre come una nenia dolce e in alcuni punti ripetitiva. Il titolo – Cara pace – è un gioco di parole che collega uno stato della quiete – la pace, per l’appunto – e il carapace di crostacei e tartarughe, una protezione contro le sofferenze della vita. Una corazza di cui Maddi dovrà attrezzarsi per necessità e per riuscire a mantenere la forza e la pacatezza d’animo di cui lei e Nina avranno bisogno. Il libro rientra nei candidati al Premio Strega grazie alla proposta di Nadia Terranova.
La separazione tra Gloria e Seba (Sebastiano), genitori di Maddi e Nina, segna l’inizio della discesa negli inferi dell’insicurezza e della solitudine. Ciò che caratterizzerà il destino delle due sorelle sarà il fatto di crescere sole, senza figure di riferimento se non quella della governante, una giovanissima tata francese. “Orfane senza esserlo”, sarà questa la definizione che a Maddi e a Nina farà più male, e che le due si porteranno dentro fino all’età adulta.
Una storia di sorellanza
Il rapporto tra le due sorelle è occasione di indagare il più complesso rapporto tra le relazioni femminili, dove spesso conflitti e velate incomprensioni segnano amicizie e rapporti professionali.
La vita totalmente priva di slancio e di colpi di testa di Maddalena è in contrasto con quella della sorella Nina e di qualunque ragazza prima e donna poi, ma sul finale qualcosa accade, quasi per ristabilire una sorta di equilibrio cosmico.
Cara pace di Lisa Ginzburg, uno stato dell’animo difficile da raggiungere
“Non può essere sempre tutto bianco o nero” – sembra voglia dirci l’autrice – ci sono momenti in cui l’incedere della vita si fa strada anche nella routine più consolidata. Lo scorrere del diario è lento, le descrizioni dei luoghi e degli stati d’animo sono ricchi di dettagli che riescono a fare immergere il lettore nella storia con facilità.
Cara pace è un libro che si fa leggere e che conduce in un estremo relax, a tratti malinconico. È come ascoltare la confessione di un’amica che non si vede da tempo.