Ogni storia ha un cuore che batte, e dietro ogni libro c’è una voce, un volto, una scintilla creativa pronta a raccontarsi. Con questa serie di interviste vogliamo portarvi dietro le quinte della casa editrice Edizioni Other Souls, per conoscere da vicino gli autori che danno vita ai mondi straordinari che leggiamo.
Chi sono? Cosa li ispira? Come nasce una storia nelle loro mani?
In questo primo appuntamento, diamo inizio a un viaggio fatto di parole, emozioni e visioni. Un piccolo spazio di dialogo autentico dove ogni autore può raccontare sé stesso, la propria scrittura e il rapporto con la casa editrice. Pronti a scoprire le anime che abitano Edizioni Other Souls?
MARZIA MUSTI
Autrice del libro Il casale delle mille verità.
Nata a Roma il 31/01/1984, vive in un piccolo borgo in Toscana, e lavora da oltre dieci anni come visual merchandiser per una catena di moda. Si occupa degli allestimenti interni e delle vetrine dei negozi. Ama leggere e concedersi lunghe passeggiate alla prime ore del mattino.

• Che argomento tratta il tuo libro, c’è un aneddoto legato alla scelta del titolo?
Il mio libro parla di scelte, dell’importanza di sapersi perdonare per poter accettare quello che non dipende da noi. Parla di famiglia, amicizia e di quanto sia importante provare a mettersi in discussione e darsi una seconda possibilità.
• Quali sono state le circostante che ti hanno portato alla sua creazione?
Una mattina mi sono svegliata e ho deciso che dovevo fare qualcosa per me, qualcosa che mi facesse stare bene. Avevo sempre covato il desiderio di scrivere una storia, ma non avevo mai avuto il coraggio di affrontare la pagina bianca.
• C’è una componente autobiografica che predomina/si nasconde nella storia?
Questo romanzo rappresenta, attraverso i suoi personaggi, molte mie sfaccettature. Ho cercato di prendere le distanze dalla protagonista principale, che è quella che mi somiglia di meno. La trama, invece, non ha nulla di autobiografico.
• Hai incontrato delle resistenze, anche di natura personale, nella scrittura del racconto, se si ci spieghi quali e perché?
Ho avuto paura di perdere tempo, di non essere in grado, di non avere una trama abbastanza coinvolgente. Era la prima prima, vera e propria esperienza di scrittura e non mi sentivo all’altezza.
• Ci sono tematiche sociali che si intrecciano nella trama del racconto? Ti va di parlarcene?
II romanzo non affronta particolari tematiche sociali.
• Quanto credi sia importante l’apporto letterario e artistico per sostenere e affrontare tematiche sociali?
Moltissimo. Per poter parlare di tematiche sociali ci si deve informare, leggere. Bisogna avere più informazioni possibili per trattare argomenti di una certa sensibilità.
• Ambisci a qualche riconoscimento particolare per la tua professione di autore? Qual è la meta che speri di raggiungere, se c’è.
Vorrei portare il mio romanzo a più persone possibili, vorrei, non solo ricevere recensioni, ma anche critiche costruttive che mi aiutino a migliorarmi. La mia ambizione è poter lasciare uno spunto di riflessione ai miei lettori.
• Scrivere è un percorso innanzitutto emotivo, quali sono stati i momenti più intensi legati alla scrittura dei tuoi libri, e perché?
Scrivere questo romanzo per me è stato uno sblocco emotivo. Per la prima volta mi sono dedicata a qualcosa che fosse solo mia e che mi facesse stare bene. Il momento che ricordo con più intensità è stato quando ho digitato il punto sull’ultimo capitolo. Ero commossa. Lo avevo finito, avevo finalmente portato la storia di Amanda e Fabio nero su bianco.
• Credi che la lettura oggi stia subendo una trasformazione? Se sì in che ambito.
L’arrivo della AI cambierà molte cose, come la letteratura. Ancora non so se in meglio, credo però che l’approccio di molti scrittori sarà diverso ma spero che venga sfruttata senza snaturare il registro o lo stile degli autori.
• Nella tua professione di autore ritieni sia più determinante, per ottenere risultati, l’impegno e lo studio o semplicemente il talento e la passione?
Nella scrittura il talento non basta, o forse bastava fino a qualche decina di anni fa. Con la concorrenza che c’è in questo momento lo studio è fondamentale per strutturare una storia con una trama e una scaletta inattaccabili. Bisogna nutrire il proprio talento, altrimenti rimane chiuso in un cassetto.
• Qual è la domanda che speravi ti ponessero e non ti hanno mai fatto sul libro?
A chi lo consiglierei e perché ho scelto alcuni brani musicali che Amanda ascolta nella sua playlist.
Tra preoccupazioni e coraggio, questa autrice ci ha aperto le porte del suo mondo, condividendo non solo il percorso che l’ha portata a scrivere, ma anche le emozioni più intime legate alla sua prima opera. La sua è una voce autentica, che ci ricorda quanto la scrittura possa essere un atto di liberazione e benessere.
Continueremo questo viaggio tra le anime creative di Edizioni Other Souls nelle prossime interviste, dove nuove storie e nuovi sguardi ci aspettano. Perché dietro ogni libro, c’è sempre molto di più di ciò che appare tra le righe.