Di recente al centro di politiche per il caro prezzi, la Puglia si conferma comunque una meta tra le più ambite dell’estate italiana. E tra le proposte turistiche offerte da un territorio, ricco di iniziative, vogliamo parlarvi dello Zoo Safari di Fasano, il primo parco faunistico d’Italia e il secondo d’Europa, davvero unico nel suo genere.

Di proposte che promettono di mostrare gli animali liberi in un contesto naturalistico rispettoso delle specie ospitate, in Italia ce ne sono poche, ma a mantenere questa difficile promessa lo Zoo Safari di Fasano si è impegnato davvero tanto.
Era il 25 luglio 1973 quando l’idea di creare questo bio parco prendeva forma, e questo a opera del lungimirante imprenditore Don Matteo Colucci con il supporto dello zoologo e conduttore televisivo Angelo Lombardi, tra i pionieri della divulgazione scientifica popolare. Oggi, a distanza di 50 anni, si festeggia una lunga storia di impegno e di successi.
Lo zoo che porta l’Africa in Puglia
L’ambientazione pugliese, situata su una collina che si estende fino alla costa adriatica, composta da vaste aree di terra rossastra e intervallata da ulivi secolari è suggestiva già di per sé. Ma ciò che rende davvero straordinario lo Zoo Safari di Fasano è l’imponente diversità di animali che vi sono ospitati, circa 1800 esemplari appartenenti a 220 specie diverse, in una superficie di circa 140 ettari appositamente suddivisa per aree tematiche.
Si parte dal Safari, situato in un circuito di circa 3 km dove osservare gli animali in libertà, restando a bordo della propria auto. Qui parliamo di una famiglia di leoni, una di tigri e poi elefanti, e tantissime giraffe, zebre, rinoceronti, ippopotami, antilopi, cammelli, dromedari e molti altri esemplari che circolano completamente liberi e possono avere contatto diretto con i visitatori, i quali però non sempre rispettano le regole ferree di non nutrire gli animali.
Lo Zoo Safari di Fasano offre anche un’area pedonale, del tutto immersa nel verde, utile per l’osservazione dei gorilla e dei leopardi; da qui si può raggiungere a piedi anche il Lago dei Grandi Mammiferi, percorribile anche in piccole imbarcazioni. Lì dimorano diversi volatili, lontre, babbuini e due differenti specie di orsi, incluso un meraviglioso esemplare femmina di orso polare che, va specificato, gode di un’ambiente interamente dedicato a lei, opportunamente refrigerato per mantenere per quanto possibile l’habitat più idoneo alle sue esigenze.
Bioparchi e Zoo: il panorama dopo il 2005
Osservando la vasca con la famiglia di ippopotami (mamma, papà e piccolo) ci si rende conto che gli animali si riproducono all’interno dello zoo; questo evidenzia una condizione di prosperità, che oltre a garantire continuità alle specie evidenzia che le stesse, tutto sommato, non soffrono per la loro semi cattività.
Serve infatti ricordare che i bioparchi e gli zoo ormai non sono più solo dei luoghi considerati mero divertimento per grandi e piccini, ma sempre più diventano l’occasione per sensibilizzare i visitatori alla conoscenza “diretta” degli animali rari e inculcare loro il rispetto per il mondo faunistico e per la natura in generale, mostrando come si può conoscere e tutelare un habitat protetto.
Nel 2005, anche l’Italia venne coinvolta nella riforma che vedeva istituire per la prima volta un insieme di regole utili a cambiare la concezione stessa degli zoo: non più soltanto aree con animali in gabbia da esporre ai visitatori, ma luoghi da trasformare in modo esemplare per assicurare un «elevato livello qualitativo nella custodia e nella cura» delle specie.
Luoghi e progetti, insomma, in grado di garantire benessere ed esigenze biologiche, di riproduzione e di conservazione ad animali che, ricordiamo, nella stragrande maggioranza non hanno mai vissuto nei loro ambienti naturali perché da sempre nati e cresciuti in cattività.
Il progetto ambizioso dello Zoo Safari di Fasano
A tal proposito occorre spiegare che in natura una tigre adulta può mangiare anche dieci chili di carne al giorno. Servono allora ingenti quantità di frutta di buona qualità per sfamare un’intera famiglia di scimpanzé e una cinquantina di chili di verdura e fieno per nutrire un elefante adulto, per non parlare di quanta erba è necessaria per soddisfare i bisogni di un rinoceronte.
Tutto questo evidenzia una grande dedizione e un impegno costanti, soprattutto nel sostenere i costi imponenti di questa attività, che va avanti da ben 50 anni!
Il Sea Lion Aquarium ospita spettacoli con foche, leoni marini e pinguini, qui è possibile prenotare delle sessioni didattiche per conoscere meglio le abitudini di questi animali.
Nell’area vi è inoltre la “Sala tropicale”, una tensostruttura di 700 mq interamente dedicata a rettili, pesci e invertebrati. Non mancano poi i divertenti percorsi con i trenini alla scoperta del Villaggio delle Scimmie, che interagiscono con gli “intrusi” urlando e saltando sulle carrozze, protette da reti metalliche.
Le attrazioni del parco
Nello Zoo, oltre agli animali, ci sono diverse aree picnic e luoghi ristoro con bar e ristoranti e un parco giochi con tante attrazioni per tutte le fasce d’età: Fasanolandia, con tanto di mascotte e anche una sala dedicata al mondo dei dinosauri.
Un po’ ovunque si pone l’attenzione a diverse attività di tipo didattico per le scolaresche, in quest’ottica occorre menzionare la sala con la Mostra delle farfalle del mondo e il Percorso Botanico nel bosco adiacente, oltre alle visite guidate nel Safari e alle lezioni zoologiche nel Polo Didattico, costituito dalla Piccola Fattoria, che ospita anche esemplari di lama, dalla Sala Madagascar con lemuri, istrici e suricati e dal Centro Salvaguardia Testuggini Europee.
Insomma, definire lo zoo il meglio per questi animali forse non è corretto, ma è evidente che in questa area, davvero ben gestita, ci si impegna moltissimo per garantire un’oasi naturale, che accolga conservi in semilibertà animali di diverse specie e permetta a tutti i visitatori un’esperienza davvero eccezionale.