È uscito da pochi giorni il volume, edito da Sergio Bonelli Editore, con l’adattamento grafico del noto boardgame nato da un crowdfunding su Kickstarter
Zombicide: Invader è un albo a fumetti piuttosto corposo, interamente a colori, realizzato da Luca Enoch, Stefano Vietti, Giancarlo Olivares e Paolo Francescutto. Prima, però, è anche un gioco da tavolo, con tabelloni, punteggi e miniature. Prima ancora, era l’idea per un gioco da tavolo, che ha avuto la possibilità di concretizzarsi grazie a un crowdfunding di successo su Kickstarter, nel 2012, che aveva raccolto la bellezza di 780.000 dollari (senza contare la seconda edizione del gioco, ampliata e rinnovata, che è stata finanziata con lo stesso sistema nel 2019: l’obiettivo erano 250.000 dollari, ne sono stati raccolti tre – milioni – e – mezzo).
Un passo indietro. Zombicide: Invader fa parte della serie Zombicide, in cui si mettono in scena battaglie tra coraggiosi umani e pericolosissimi zombie che infestano l’ambiente di gioco. La diversificazione degli ambienti permette di declinare il titolo madre in diversi modi, per cui c’è uno Zombicide horror/contemporaneo, uno fantasy, uno nel filone prison break e così via. Fra i tanti, Invader (uscito nel 2019) è la versione fantascientifica, nonché una di quelle che hanno avuto più successo.
Quanto alla joint-venture con la Sergio Bonelli Editore, essa sembra l’ennesimo passo che la nota casa editrice italiana di fumetti sta compiendo per passare da una dimensione nazionale, quasi domestica, a una internazionale e, soprattutto, multimediale (lo dimostrano anche i recenti cross-over con personaggi della DC Comics, l’arrivo del film su Dampyr, le notizie che circolano su una serie tv dedicata a Julia).
Fumetti e giochi, un connubio felice
I giochi con una forte componente narrativa, come quelli con le miniature o i tradizionali giochi di ruolo, ben si adattano a trasposizioni cross-mediali di ogni genere. Dal classico dei classici Dungeons & Dragons, ad esempio, sono derivati romanzi, fumetti, film, serie tv, videogiochi; e anche il più noto gioco di miniature fantasy esistente, ovvero Warhammer (con il suo omologo fantascientifico Warhammer 40.000), vanta una quantità notevole di adattamenti.
Nel caso del fumetto di Zombicide: Invader, si tratta di una storia adrenalinica, come un action movie alla Alien, in cui tre ufficiali di un corpo militare, che nascondono uno scomodo segreto, si ritrovano a dover combattere per la loro vita su un lontano pianeta invaso da alieni zombie. Lo stile ricorda quello dei comic-book di supereroi, che d’altra parte sono stati un punto di riferimento anche per le collane fantascientifiche della Bonelli a partire da Nathan Never (sulle cui pagine Vietti e Olivares hanno lavorato spesso).
Da notare che esiste una versione a tiratura limitata dell’albo, con copertina dell’illustratore Adrian Smith, a cui è allegata una card che non fa parte della normale scatola del gioco e non è possibile reperire altrimenti: il cerchio da gioco a fumetto si richiude.