You, la serie evento con Penn Badgley, ha concluso anche la sua quarta stagione. Le prime sei puntate, su Netflix, hanno creato un’interessante inversione di ruoli: Joe Goldberg, protagonista il cui amore è letale per le donne che gli stanno intorno, entra nel mirino di uno stalker a conoscenza di tutti i suoi segreti.
La prospettiva è interessante: una volta scoperta l’identità dello stalker misterioso, ecco alle porte una lotta tra titani. C’è chi ritiene l’omicidio una necessità e chi, pur essendo un assassino, non ha mai amato le uccisioni. Lo spettatore sa che, in un modo o nell’altro, tutto questo finirò nel sangue. Resta solo da vedere come.
Attenzione! L’articolo contiene SPOILER.
You, quarta stagione e aspettative altissime…
È stato già detto quanto, per le dinamiche che portano Joe a relazionarsi con gli oggetti del suo desiderio, il tallone d’Achille di questa serie rischia essere una certa ripetitività. La prima parte della quarta stagione è riuscita a disinnescare questo circolo creando una dinamica nuova e, su questa scia, anche la seconda parte inizia più che bene.
Joe trova in Rhys il suo nemico. Proprio così: il santo candidato sindaco di Londra non sembra essere ciò che tutti credono, in special modo perché intenzionato a sfruttare l’abilità che Joe ha di uccidere per eliminare tutte le minacce alla sua campagna elettorale, la più grande rappresentata proprio dal padre di Kate.
Rhys ha un animo nero e questo sembra innescare in Joe ogni istinto del salvatore, creando ai suoi piedi un cammino di redenzione che convince il pubblico a casa e che spinge gli amanti della serie tv a fare il tifo per il libraio più controverso di sempre.
Chi ha seguito le stagioni precedenti di You sa che il protagonista è animato da buone intenzioni portate all’estremo. Quando Joe uccide, trova la giustificazione di ogni suo gesto nell’amore. Per quanto sia orrendo quello che fa, riesce sempre a creare con gli spettatori un legame fatto di comprensione che non lo slega dal giudizio ma riesce, in qualche modo, a richiamare empatia. È questa la vera magia di You.
Più Rhys è marcio, più Joe è puro. I due sullo schermo funzionano, sono una coppia di opposti dinamica che non ha nulla da invidiare alle bromance classiche più amate dagli spettatori. Vederli interagire è un piacere per gli occhi, la loro è una partita capace di tenere davvero con il fiato sospeso, per dirla con i cliché.
…poi però arriva il finale
Il finale di You 4 lascia l’amaro in bocca. Quando, sottostando a un conveniente patto con il padre di Kate, Joe uccide Rhys, scopre a suo discapito che lui, il vero Rhys, non l’ha mai conosciuto. Lo stalker, l’uomo nero che l’ha tormentato durante le settimane passate, non è altro che la versione più buia di se stesso.
Proprio così, Joe ha vissuto un episodio dissociativo. La sua parte nera, quella votata alla violenza e al male, è diventata altro da sé, una specie di manifestazione. La lotta di Joe contro un nemico capace di tenergli testa non è altro che l’eterna battaglia tra bene e male che si svolge all’interno di ogni individuo. Certo, nel suo caso gli esiti sono meno intimi e molto diversi.
Cardine di tutto ciò, c’è la bugia che Joe si racconta e racconta allo spettatore: se nella prima parte della quarta stagione di You aveva mostrato di aver lasciato andare Marienne
per amore, la verità venuta a galla nelle ultime puntate della serie, invece, fa vedere proprio il contrario.
Marienne è un uccellino in gabbia che sogna di tornare da sua figlia. Joe non è riuscito a rompere il suo schema al punto da rompere se stesso. Una botta in testa bella forte ha separato del tutto i due estremi.
Se questo può essere preso dai più come un plot twist, il colpo di scena, la grande rivelazione, non è possibile d’altro canto evitare di sentirsi profondamente traditi. Il patto con lo spettatore viene del tutto meno, non c’è nessun indizio in grado di far dire potevo arrivarci, però. Non c’è stata semina – narrativamente parlando – prima di questo raccolto che sembra un incastro messo lì perché tanto ci sta bene.
Se ad alcuni è piaciuto questo stravolgimento di trama, arrivato senza nessuna avvisaglia, ad altri si è presentato come una profonda delusione, una discesa verticale totale di quella che poteva davvero essere la serie più bella di You, e che invece si è rivelata la più deludente.
Anche in You 4 pagano gli innocenti
Come finisce la quarta stagione di You? Con il sacrificio. Di Joe, prima di tutto. Lui ci prova, a essere meglio della sua parte cattiva, quel Rhys che lo spettatore ha imparato ad apprezzare e che, forse, non è pronto a lasciar andare. Simbolicamente, Joe butta da un ponte ciò che rigetta di se stesso, prima di buttarsi a propria volta. E questo sarebbe stato un buon finale per la totalità della serie tv, sarebbe stato circolare e perfetto, pulito.
Purtroppo, però, non tutto è come lo si desidera. E allora Joe sopravvive, in ospedale si apre con Kate che lo accetta in toto. Lei, erede totale dell’impero paterno proprio grazie a Joe (che ha ucciso ancora una volta per amore, per rendere libera la donna dal giogo di suo padre), accetta di lui luci e ombre, soprattutto le ombre.
È proprio questo tipo di accettazione che spinge Joe ad abbracciare il suo lato oscuro come parte di sé, qualcosa che ormai non deve più nascondere ma che, grazie ai soldi di Kate, può anzi quasi coltivare, sicuro che la ricchezza è la chiave per passarla liscia ogni volta.
Se c’è qualcosa che però You insegna, è che ci sono sempre gli strascichi: c’è sempre chi paga.
In California è stata la coppia di sorelle vicine di casa, a New York il ragazzino a cui Joe voleva restituire l’infanzia, a Madre Linda, lo stesso figlio del protagonista. Qui c’è Nadia, studentessa di Joe, la cui unica colpa è quella di essere molto intelligente, e di aver unito i puntini circa la sua vera attività di killer.
E allora, You avrà una quinta stagione
Kate ha riabilitato il suo nome, l’ha riportato a New York, laddove tutto è iniziato. È possibile sperare, dunque, in una quinta stagione di You che sia però definitiva?
Nodi aperti ce ne sono: Marienne, grazia a Nadia, è ancora viva. Forse, il compito di liberare il mondo dal fardello di Joe Goldberg toccherà proprio a lei. E in parte, questo traduce una speranza, la chiusura quasi dantesca di un circolo vizioso.
La quarta stagione di You è stata un colpo al cuore: fa esaltare, fa arrabbiare, anche un po’ indignare. C’è però consapevolezza, anche nell’attore Penn Badgley, che una fine è necessaria. Ed è possibile sperare soltanto che dia allo spettatore il giusto riguardo.