Pendolari non si nasce, si diventa. Una condizione che ogni giorno porta molte persone a investire il proprio tempo per recarsi a lavoro.
Sono migliaia gli italiani che si spostano utilizzando i mezzi di trasporto per raggiungere il proprio posto di occupazione che, spesso, non per scelta, si trova lontano da casa.
Un numero in calo dopo la pandemia del Covid19, che ha rivoluzionato il mondo anche per quanto riguarda il lavoro. Sono aumentate infatti il numero di persone che invece di recarsi in ufficio usufruiscono dello smart working o al vero e proprio lavoro da remoto.
La “questione pendolare”
Tuttavia restano, nonostante questo recente cambiamento, ancora moltissime le persone che ogni giorno ricorrono ai servizi di trasporto. Basti pensare agli ultimi fatti di attualità che hanno visto come protagonisti Salvatore Sorrentino, che una volta a settimana da Napoli arriva a Pordenone, o Giuseppina Giugliano, la bidella che da Napoli si sveglia alle 5:05 del mattino per prendere un treno verso il posto di lavoro, a Milano.
La notizia riguardo la Giugliano ha creato scalpore ed è già stata smentita, almeno nella prima versione integrale che riguarda i costi di spesa dichiarati dalla stessa o dai giorni occupati effettivamente a scuola. La situazione, per Giuseppina, è ora complicata e la donna si sta tenendo lontano dalla stampa ma, nonostante la sua esperienza sia stata portata all’estremo, c’è da dire in generale che il tempo medio percorso da un pendolare in Italia si aggira intorno all’ora e mezzo per l’andata, da replicare per il ritorno.
Come riempire il tempo di un lavoratore pendolare?
Ore, queste che non sono mai un tempo realmente definitivo a causa dei ritardi e degli imprevisti che possono coinvolgere le linee dei mezzi utilizzati.
Questo vuol dire che durante il tragitto, più o meno lungo che sia, alcune persone si trovano del tempo “vuoto”.
Molti lavorano ancora prima di arrivare in ufficio, ma per evitare di iniziare o finire per accumulare ulteriore stress che si deve subire durante la giornata, ci sono tantissime altre opportunità per riempire i tempi di viaggio.
Eccone alcune che oltre a far passare più velocemente il viaggio potranno migliorare la vita di qualsiasi pendolare.
Leggere o ascoltare un buon libro in viaggio
Sembra scontato come suggerimento ma una delle più grandi ricchezze di chi è pendolare è proprio il tempo che può utilizzare per leggere. Un tempo difficile da conquistarsi quando si è a casa per i vari impegni familiari, nel weekend per la vita sociale e la sera, momento della giornata a cui spesso una persona arriva così stanca da non andare oltre le tre pagine prima di addormentarsi.
Il consiglio: opta per un ebook reader, più leggero da portare e pronto per assecondare subito la tua curiosità se hai già finito il primo volume di una saga e casa è ancora lontana.
Seguire un podcast
Grazie alla diffusione dei servizi di musica in streaming anche i podcast stanno prendendo sempre più piede tra i pendolari. Lunghi, brevi, informativi o solo di puro intrattenimento possono accompagnare il vostro viaggio senza sottostare alle pause forzate se costretti a cambiare il mezzo su cui viaggiate.
Il consiglio: cerca di calcolare il tempo che hai per riprodurre il podcast per non arrivare a destinazione senza aver terminato di ascoltare la puntata scelta.
Esercitarsi nella scrittura
Il tempo impiegato da un pendolare per recarsi al lavoro spesso può coincidere con la possibilità di coltivare una propria passione e formarsi. Iscriversi a un corso di scrittura di cui fruire durante il tragitto oppure eseguire degli esercizi mirati per migliorare le proprie capacità di scrittura mettendo magari in pratica le indicazioni apprese da un manuale.
Un consiglio: perché non scrivere un libro? Grazie al Quaderno dello Scrittore potrai effettivamente dare vita al tuo primo libro anche perché, tra le stazioni e sui mezzi, l’ispirazione per creare la trama perfetta non manca.
Viaggiare con i mezzi… e con la musica
Infine resta sempre lei, la musica. La compagna perfetta per ogni viaggio, sia che tu sia il guidatore che il passeggero. Una buona playlist potrà diventare la colonna sonora del tuo viaggio e potrà connotare momenti, paesaggi fuori dal finestrino o accompagnare i pensieri che sono i protagonisti di quel tempo solo per te.
Un consiglio: ascolta la playlist di Other Souls Musica da Pendolare: la playlist da viaggio. Creata proprio dall’orecchio una pendolare, ti accompagnerà per l’intero tragitto ma, soprattutto, è perfetta da associare a tutte le altre attività consigliate prima!
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