È nato come fumetto nel 1982, ha ampliato la sua fama con il film del 2006, ha creato un simbolo che ha travalicato la pagina e lo schermo. Certo il V per Vendetta fumetto (scritto da Alan Moore e disegnato da David Lloyd) è ben diverso dal V per Vendetta film, e inoltre non è nato già in volume come si potrebbe credere.
V per Vendetta fumetto, la distopia
L’ambientazione di V per Vendetta è probabilmente la ragione della sua potenza. Siamo alla fine degli anni ’90 in una Storia alternativa, dove la Gran Bretagna è governata dal Norsefire Party, una dittatura salita al potere dopo lo scoppio della terza guerra mondiale. Nel paese ci sono telecamere a ogni angolo, furgoni di sorveglianza per le strada, rastrellamenti governativi. Il tutto allo scopo di ripulire il paese da qualsiasi persona “indesiderata”, che potrebbe contaminare la purezza della Gran Bretagna. In questo contesto si muove l’anarchico-rivoluzionario mascherato noto come V, il quale si ispira al personaggio storico di Guy Fawkes e compie attentati contro il potere costituito. La storia del fumetto (inizialmente serializzata su rivista, poi raccolta e completata sotto forma di volume) racconta l’incontro fra V e una ragazza di nome Evey, che scoprirà il suo passato e le sue motivazioni. Fino a un finale drammatico e inevitabile.
Dal fumetto al film
Gli ultimi due decenni hanno visto molte famose storie a fumetti essere trasposte sul grande schermo. Accanto ai grandi blockbuster di supereroi, hanno trovato posto anche graphic novel dal taglio altrettanto avventuroso ma meno variopinto. A questo trend non potevano sottrarsi le opere scritte da un genio assoluto come Alan Moore: non solo V per Vendetta, ma anche Watchmen e La Lega degli Straordinari Gentlemen. Moore non ha mai apprezzato i risultati di queste trasposizioni e si è sempre dissociato dalle decisioni degli editori in materia. Di sicuro, nonostante il lungometraggio di V per Vendetta abbia potuto contare su ottimi interpreti come Hugo Weaving e Natalie Portman, rimane semplicemente un buon film. Mentre V per Vendetta fumetto è un capolavoro.
V per Vendetta fumetto e la maschera di Guy Fawkes
La maschera del protagonista di V per Vendetta è stata disegnata da David Lloyd ed è diventata il simbolo del personaggio, ma non solo. Oggi è anche un simbolo di ribellione e di anarchia, usato da vari movimenti di protesta e perfino dal noto gruppo di hacker Anonymous.
Sono contento che un simbolo della resistenza contro la tirannia in una storia di fantasia sia diventato un simbolo di resistenza contro qualsiasi cosa sia percepita come tirannia, nella realtà. Distintivi e simboli sono utilissimi come strumenti istantanei di comunicazione.
David Lloyd, in un’intervista a The Quietus
1 commento
Perché il lungometraggio sarebbe semplicemente un buon film mentre il fumetto è un capolavoro?