Da qualche giorno gira su YouTube il più inatteso dei video, un riassunto di Twin Peaks in versione Pixar.
Dietro il titolo Twin Peaks as a Pixar film si svela infatti un esperimento che trasporta indietro nel tempo gli appassionati dei serial anni Novanta.
I Segreti di Twin Peaks, infatti, è la serie che più di qualunque ha rivoluzionato il mondo della narrazione a puntate del secolo scorso e oggi è riportata in vita con le caratteristiche tipiche di un film Disney Pixar.

I Segreti di Twin Peaks, una serie diventata cult
Col pretesto dell’indagine sulla morte della giovane Laura Palmer, David Linch scoperchia il vaso di Pandora della periferia americana in tutto il suo ipocrita perbenismo, il bigottismo esasperato e l’arrivismo senza scrupoli, elementi già allora topoi di un certo tipo di letteratura statunitense.
Cittadina paradisiaca o anticamera dell’Inferno?
Twin Peaks, infatti, potrebbe essere il paese confinante con la Derry di Stephen King, luoghi dove oscure creature convivono con i cittadini che, sotto il manto della rispettabilità, nascondono le peggiori deviazioni.
A rendere fin da subito la serie un cult è la maestria del regista David Linch e dello sceneggiatore Mark Frost che riescono a inserire nel concreto e immobile paesaggio del paesetto di provincia, un inquietante surrealismo, sottolineato e aumentato in ogni inquadratura, e uno humor che sfocia nel grottesco.
Definire il genere del serial è altrettanto difficile: nasce come una soap, sull’onda di Dallas e Dinasty, ma incorpora elementi polizieschi, noir e sfumature horror.
Twin Peaks Pixar, un omaggio ben riuscito
Che l’autore abbia voluto rendere omaggio alla serie cult è evidente fin dal primo fotogramma e dalla colonna sonora scelta, l’indimenticabile ed evocativa musica composta da Angelo Badalamenti.
Proprio come la sigla iniziale, il video Twin Peaks Pixar mescola immagini naturali, il cartellone col nome della cittadina e gli ingranaggi della segheria locale. L’animazione riporta subito al 1989 e, seppure in pochi secondi, riesce a non tralasciare gli stessi riferimenti estetici agli anni Cinquanta che la serie dissemina tra le puntate, citando fedelmente costumi e acconciature. Il tutto, però, nello stile morbido e luminoso della casa di produzione di film per bambini: forse proprio questo rende il video ancora più disturbante.
Ogni cosa, dalle inquadrature ai tratti salienti dei personaggi, è curata fino alla maniacalità: evidentemente il corto è opera di qualcuno che il mondo di Twin Peaks lo conosce bene.
E gli spettatori, dopo l’ennesima visione, non potranno fare altro che cercare un dinner bar hopperiano dagli sgabelli rossi e bianchi, ordinare un’autentica tazza di caffè e una fetta della torta alle ciliegie che merita una sosta.