Il film Barbie esce nelle sale il 20 luglio, e a dispetto di ogni critica, positiva o negativa, si prospetta già un enorme successo. Difficile dire se questo grande carico di aspettative sia per il progetto in sé o per il gran rumore che, in modo sapiente, partnership mirate e una buona pubblicità hanno saputo creare attorno all’evento.
Barbie, il progetto di Greta Gerwik
Dietro la macchina da presa per il film di Barbie c’è Greta Gerwik, firma sotto i successi di Lady Bird e Piccole donne. La Gerwig vira decisamente sui colori del suo film ma non di certo sui contenuti. D’altro canto, è ormai specializzata nel narrare storie di donne alle prese con domande forti su loro stesse e la loro natura.
Tali quesiti, Barbie li esprime in maniera più colorata, con un tocco di rosa che viene chiamato proprio in onore della bambola, Rosa Barbie.
Greta Gerwig sembra voler testimoniare una presa di coscienza, la dimostrazione del fatto che anche quando tutto sembra essere perfetto, un mondo di plastica immutabile, lo spirito e la ragione sanno porsi quesiti importanti, forieri di un vero viaggio dell’eroe.
Il viaggio di Barbie per conoscere se stessa
Nel mondo di Barbie tutti hanno una propria identità, eppure al contempo non ce l’hanno. Sono tutti Barbie e Ken, ognuno con i suoi tratti, nelle immense varianti che negli anni hanno apportato alle bambole. Barbie può essere davvero qualsiasi eroina essa voglia, tuttavia, in fondo, non sa chi è davvero.
Tutto inizia da una domanda: avete mai pensato di morire? Da lì, stando al trailer, cose strane accadono nel mondo della Barbie interpretata da Margot Robbie, e queste cose la porteranno nella realtà di tutti i giorni, un posto ingrigito dove c’è poco spazio per il rosa.
Il confronto con la vita fuori dalla scatola è duro, e anche Barbie dovrà imparare a conoscersi, a contaminarsi un po’ e contaminare con la sua allegria e gag spiritose chiunque le sia vicino. Accompagnata da un inseparabile Ken dalle fattezze di Ryan Gosling, si confronterà con il cattivo per eccellenza, il capo della famosa azienda di bambole.
Barbie: film da guardare?
Di film di Barbie ce ne sono parecchi, questo è il primo che cerca di catturare un target davvero ampio, una specie di Lego Movie che unisce diversi livelli di linguaggio per toccare un po’ ogni fascia d’età. Certo, quando un messaggio è rivolto a tutti, il rischio è che non arrivi a nessuno e tutto questo progetto di marketing rischia di esplodere come la bomba di Oppenheimer, rilasciato nelle sale proprio in questi giorni. Ma bisognerà attendere la visione in sala prima di poterlo affermare con certezza.
Nel frattempo, si vive l’attesa di essere catapultati in uno splendido mondo tutto rosa.