È un’anima sfaccettata quella di Tlon Edizioni, progetto culturale ideato da Maura Gancitano e Andrea Colamedici, con l’obiettivo di vivere e diffondere la filosofia a vari livelli. Senza confinarla in un empireo accademico, ma restituendole un ruolo nella vita quotidiana e nella crescita dell’individuo.
Un percorso in divenire
In realtà, all’inizio Maura Gancitano e Andrea Colamedici lavoravano come organizzatori di eventi; poi nel 2016 hanno fondato la loro casa editrice. Infine hanno ceduto all’urgenza di andare oltre le solite vie e di fare anche e soprattutto divulgazione, con ogni strumento possibile. Così sono nati i video su YouTube, i corsi, gli interventi a convegni e conferenze, le collaborazioni con enti, editori, influencer, università.
Attorno al progetto Tlon si è creata una community di persone interessate a vari temi. Il catalogo di Tlon Edizioni, per esempio, ha collane dedicate alla Narrativa ma anche agli Studi di Genere, a Psicologia e Spiritualità. Non mancano poi Pedagogia, Natura e Poesia. Il filo rosso che lega queste anime è un approccio collaborativo, nel senso che i soggetti coinvolti tendono più a proporre dei temi che a dichiarare delle posizioni (politiche, filosofiche, sociali), come spesso invece accade tutt’intorno a noi. La società contemporanea, anche nelle sue manifestazioni social, tende a veicolare contenuti in modo drastico e polarizzato. Tlon, al contrario, cerca un recupero del dialogo.
Tlon Edizioni e le origini della filosofia
Più che un approccio nuovo, si tratta semmai di un ritorno alle origini; ma trattandosi di origini molto lontane nel tempo, tendono a essere dimenticate. La filosofia come scambio, come strumento di indagine della realtà, risale infatti all’antica Grecia: ai dialoghi platonici, alla scuola aristotelica, a quel ricco momento della storia antica in cui il filosofo si occupava di tutti i campi del sapere, e quasi non c’era distinzione fra discipline umanistiche e scientifiche.
È quindi fondamentale tornare allo spirito di quelle domande che non pretendono risposte certe e definitive, ma nascono per innescare ragionamento e quindi cambiamento. Oltre che per imparare a mettersi nei panni altrui, così da raggiungere una maggiore empatia (che non a caso è anche uno degli effetti della lettura). Lo stesso nome del progetto culturale è ispirato a “Tlön, Uqbar, Orbis Tertius”, racconto di Borges scritto nel 1940 e contenuto nella raccolta Finzioni. Un testo ricco di ipotesi e speculazioni su mondi alternativi, linguaggi misteriosi, enciclopedie universali e idealismi filosofici come quello di Berkeley. Un racconto che, proprio come il progetto di Gancitano & Colamedici, e proprio come i libri di questa realtà editoriale piccola ma ben riconoscibile, trova la sua ragion d’essere nel desiderio speculativo aperto a tante posizioni, invece che nello scontro fra ideologie dalle fragili fondamenta.