Che Tik Tok sia un social contestato è ormai noto. La notizia che il presidente degli Stati Uniti abbia firmato un atto in cui Tik Tok veniva bandito da tutti i cellulari in uso ai dipendenti federali è dello scorso dicembre. In seguito, anche la Commissione europea ha chiesto ai suoi dipendenti di non installare la app sui dispositivi aziendali e, nel caso lo avessero già fatto, invitava ad eliminarla in maniera tempestiva.
I governi contro Tik Tok
Diverse le motivazioni, legate alla protezione dei dati e alla sicurezza informatica. La app è accusata di accedere ai dati personali degli utenti e di spiare i giornalisti. I timori sono condivisi anche dal governo italiano. Il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha espresso le sue perplessità in merito al social, e pare essersi convinto di vietare l’uso di TikTok ai dipendenti pubblici.
Le limitazioni per gli adolescenti
Ora, il social cinese annuncia di essere in procinto di aggiungere un sistema di controllo volto a tracciare quanto tempo gli adolescenti passano sull’app. Il meccanismo cronometrerà il tempo che gli utenti minorenni passano sul social, bloccando in modo automatico l’accesso dopo un’ora di navigazione effettuata nel corso di una giornata.
Una richiesta di pass-code apparirà coprendo lo schermo con un filtro oscurante. Per continuare a guardare i video sarà necessaria una “decisione attiva”, ha annunciato Cormac Keenan, Head of Trust and Safety di TikTok. Tale scelta nasce dopo la consultazione di ricerche accademiche stilate dagli esperti del Digital Wellness Lab del Boston Children’s Hospital.
Sarà comunque possibile disattivare il limite automatico dei 60 minuti, ma anche in questo caso gli adolescenti che trascorrono su TikTok più di 100 minuti in un giorno riceveranno dall’app una notifica che li inviterà a impostare un nuovo limite giornaliero. Sarà inoltre tenuta traccia del tempo trascorso online da tutti gli utenti under 18: Tik Tok invierà loro un riepilogo settimanale del tempo trascorso sul social.
Una limitazione facilmente arginabile
Il codice richiesto come passcode sarà scelto dall’utente stesso in fase di configurazione. E tale funzione di controllo del tempo sarà comunque disattivabile. E allora, qual è il senso della sua creazione?
Pare essere soltanto quello di invitare i giovanissimi a ragionare sul tempo passato davanti al social. ByteDance – società con sede a Pechino controllante Tik Tok – pensa si tratti comunque di un buon deterrente, e precisa: Alcuni studi dimostrano che essere più consapevoli del tempo trascorso online può aiutarci a essere più responsabili delle decisioni che prendiamo.
I programmatori, inoltre, annunciano l’istituzione di tre nuove funzioni per il parental control, che permetteranno ai genitori di condividere il profilo con i propri figli, interrompere l’invio di notifiche ai loro telefoni, ottenere l’accesso a tutti i dati relativi al loro comportamento online: numero di volte in cui hanno aperto l’app, momento in cui la hanno consultata, se di giorno o di notte, quantità di tempo complessiva passata su TikTok.
60 secondi vs 60 minuti: i tempi di Tik Tok
Se consideriamo che i video fruibili o condivisibili sul social cinese hanno una durata che va dai 15 ai 60 secondi, è facile intuire quanti video possono essere visti, in un’ora. Tantissimi.
Ma cosa è che porta un adolescente a passare parte della giornata incantato davanti a pillole di video? Forse il suo aspetto creativo? Il New York Times ha definito Tik Tok come «L’unico social network veramente godibile al mondo». L’app permette infatti di condividere clip abbinate a musica, effetti sonori e filtri. Le clip variano a seconda dell’argomento “trattato” e comprendono balletti, mini-sketch comici, parodie musicali o lip-sync.
Se ti stai chiedendo cosa significhi lip-sync, probabilmente hai passato da un pezzo i diciotto anni, per cui hai bisogno di una spiegazione: per Lip Sync s’intende una tecnica di doppiaggio che consiste nel “donare” agli attori una lingua diversa da quella originale, senza che il pubblico se ne accorga. Ora è tutto più chiaro: si tratta di quei video in cui le persone appaiono trasformate, con un paio di orecchie da gatto in testa, l’incarnato del viso di un inverosimile cipria opaco, e in cui parlano in maniera artefatta. Le clip sono caratterizzate per un montaggio velocissimo e intuitivo.
Dalla funzione istruttiva a quella della comunicazione per le aziende
Dopo la pandemia, Tik Tok ha superato i 3 miliardi di download e nel 2022 è diventato il social più usato al mondo. Tali dati sono difficilmente spiegabili se si pensa al social come a un propulsore di sketch comici o mini tutorial su come indossare correttamente il mascara.
I due fondatori, Alex Zhu e Luyu Yang, avevano in mente altro, quando hanno pensato per la prima volta a musical.ly, l’antenato di Tik Tok pre 2018. I due volevano creare un social network che avesse una valenza educativa, in cui gli utenti potevano imparare e insegnare diverse materie tramite la condivisione di brevi video (3–5 minuti).
Poi, invece, dato lo scarso successo riportato, il progetto si è evoluto (e ridimensionato) trasformandosi in una piattaforma divulgatrice di brevi video musicali fino a diventare ciò che ora noi conosciamo. La sua capillare diffusione – ed evoluzione – ha portato tantissimi professionisti, brand e aziende in tutto il mondo a interessarsi a Tik Tok.
Il social si è rivelato adatto a veicolare una forma di comunicazione vincente per i loro business. La piattaforma attuale è capace di adattare diversi tipi di contenuti (anche riguardanti la promozione di libri!) per quanto concerne la comunicazione e il marketing strategico.