Dopo il successo di Dahmer – Mostro, Ryan Murphy torna alla carica con la serie The Watcher. Il nuovo show è un thriller dalle sfumature crime basato su una scioccante storia vera. Il cast è d’eccezione: Naomi Watts, Bobby Cannavale a Jennifer Coolidge. Sarà riuscito Ryan Murphy a replicare i trascorsi successi?
The Watcher: la trama
Dean e Nora Brannock sono una coppia sposata e genitori di due figli; per vivere una vita tranquilla, lontano dalla caotica città, decidono di trasferirsi nella ricca zona residenziale di Westfield, New Jersey. Dean e Nora si innamorano infatti della casa al 657 Boulevard, una villa troppo bella per non investirci tutti i risparmi di una vita. Non passa molto tempo, però, che la famiglia Brannock inizia a ricevere strane lettere inquietanti firmate da L’Osservatore. Costui pare ossessionato dalla casa e diventa un vero e proprio stalker che non darà tregua alla famiglia.
Soddisfatti o…
La serie The Watcher parte benissimo, i primi due episodi si rivelano ottimi e infondono allo spettatore ansia e curiosità. Le scene sono realistiche tanto da catapultare la spiacevole esperienza dei protagonisti dritta nell’abitazione di chiunque stia guardando la serie. D’istinto, si iniziano a osservare le proprie finestre e il portone, ci si chiede se la propria casa non abbia un tunnel nascosto da cui poter passare.
Murphy conosce l’arte di saper raccontare, ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti, con l’avanzare delle puntate, la serie incappa troppo spesso in scene irrazionali e incoerenti rispetto al flusso della narrazione. Scene ridicole, da sit-com, con apparizioni di fantasmi e presenze mai comparsi prima e di personaggi che, nella vera storia, non esistono. Di colpo, gli attori iniziano a enfatizzare in maniera evidentemente teatrale ogni azione compiuta, tanto da portare lo spettatore a chiedersi: cosa sto guardando?
La serie The Watcher tenta in tutti i modi di spiazzare il suo pubblico, ma l’unica cosa che riesce a creare è confusione. A spingere il proseguimento della visione è la naturale esigenza di riuscire a capirci qualcosa. Perché Ryan Murphy inizia a raccontare i fatti realmente accaduti e poi trasforma la serie con elementi a tratti cringe?
Che sia voluta oppure no, l’esasperazione dei tratti di alcuni personaggi è eccessiva, fino a sfiorare il ridicolo. The Watcher rientra quindi tra le migliori serie tv da vedere nel 2022?
La serie The Watcher divide
I punti sopra citati trovano la critica concorde, ma la conclusione della serie The Watcher divide gli animi. Le aspettative di chi desiderava vedere una bella storia, attinente ai fatti, restano deluse. Nonostante la serie sia basata su eventi realmente accaduti, Ryan Murphy ha romanzato fin troppo senza portare a una conclusione. Alcuni spettatori hanno apprezzato la scelta di rendere realistico il finale e chiudere la serie nel modo in cui si sono realmente svolti i fatti, ma molti altri non ne sono convinti.
Quando si sceglie di portare sul piccolo schermo una vicenda reale, le aspettative portano a esigere scene reali, personaggi con un nome e un volto da ricercare poi sul web. In alternativa, si decide in modo consapevole di seguire un prodotto televisivo tratto da una storia vera. Nel caso di The Watcher c’è una via di mezzo fra le due scelte, e questo non soddisfa appieno nessuno. Forse proprio da qui nasce l’esigenza di un finale a propria volta romanzato e una domanda: Ryan Murphy avrebbe potuto fare di più?
La struttura narrativa
L’incidente scatenante, l’arrivo delle lettere, è stato fuso con l’incipit. Fin dalla prima puntata ci si chiede cosa farà la famiglia Brennock, ed ecco che viene subito da pensare che la serie The Watcher potrà essere guardata tutta d’un fiato. A condurre la storia è Dean, che sviluppa un desiderio ossessivo nel voler scoprire chi vuole rovinare la quiete della sua famiglia. Sono gli indizi spagliati che portano il protagonista a cedere e a consumarsi, scena dopo scena. Pian piano, così, anche Nora inizia a farsi trascinare nei folli pensieri del marito. A restare marginali purtroppo sono i figli, che compaiono per breve tempo lanciando sul piatto alcune problematiche nel rapporto con i genitori, spunti che però non vengono del tutto sviluppati.
La doppiezza del genere umano
Conosciamo tutti Netflix e il successo delle sue produzioni. Cosa avrà voluto mostrarci Murphy con la sua serie The Watcher? Confermato da un finale che può piacere o meno, il messaggio è che tutti siamo L’Osservatore. È proprio questo personaggio a introdurre il tema fin dalla prima puntata: l’avidità dell’uomo rispecchiata in Dean e Nora, affamati da ciò che non possono avere.
Una famiglia normale sarebbe scappata, in una situazione del genere. Nora e Dean decidono di restare, ma perché? La loro è una scelta egoistica, scaturita dal non volersi accontentare. Il lato semplice e mite che mostrano non è reale. Nella serie The Watcher compaiono altri personaggi, anche loro papabili Osservatori. Ognuno di essi è lo specchio dell’essere umano: due lati, due facce, una decisione. Quale parte di noi compie la vera scelta?