Domenica notte, mentre si celebravano gli Oscar 2023, con 8.2 milioni di spettatori è andata in onda su NOW l’ultima puntata della serie HBO The Last of Us, adattamento del famoso gioco Naughty Dog che dal 2013 ha rivoluzionato del tutto il modo di fare e vivere l’esperienza del videogame.
Puntata dopo puntata, Neil Druckmann e Craig Mazin hanno saputo proporre uno show in grado di conquistare giocatori e neofiti; hanno donato easter eggs agli affezionati, calcato la mano su alcuni aspetti trascurati nel videogame e creato nuovi, piccoli approfondimenti in grado di aprire mondi su personaggi secondari, facendoli amare ancor di più o rivalutare del tutto, come nel caso di Bill e Frank.
Con la 1×09 di The Last of Us segna un importante arrivederci al pubblico che, per nove settimane, ha atteso Joel ed Ellie come vecchi amici. Con loro si è fatto tardi la sera, ci sono stati pianti e (poche, ma significative) risate. Lasciarli andare, per chiunque è amante delle serie tv, è la cosa più dura da fare nel 2023.
Il segreto dietro l’immunità di Ellie
A ogni finale il suo principio. Sembra un gioco di parole, è vero, ma Look for the Light inizia proprio così: spiegando il segreto dietro l’immunità di Ellie attraverso la storia di sua madre, Abby, morsa da un’infetta prima che potesse tagliare il cordone ombelicale, proprio mentre sua figlia nasceva. Alla fine, quel senso di predestinazione si è esaurito nel caso. Come tutte le gradi svolte nel campo della scienza e della narrativa, l’incidente è il motore di tutte le cose.
Ad accogliere la bambina è Marlene, il capo delle Fireflies, che com’è noto porta la bambina nella QZ per darle la migliore delle esistenze possibili facendola crescere forte, forgiata dalla FEDRA. Il resto: l’addestramento, Riley, il morso, la prima grande separazione e l’incontro con Joel, è storia conosciuta.
Look for the Light, il finale di stagione di The Last of Us
Il principio di ogni separazione è un silenzio così solido da poter essere toccato. A volte, per sciogliere questo silenzio occorre un’inversione di ruoli. E così Joel diventa loquace, più leggero, scherzoso, bilancia una Ellie riflessiva e taciturna. Che tu sia o meno a conoscenza di quel che succederà, ti si inizia a stringere il cuore.
Al laboratorio delle Fireflies a Salt Lake, l’accoglienza non è delle migliori. Joel ed Ellie vengono storditi, separati. Quando l’uomo riprende i sensi trova Marlene a spiegargli perché la ragazzina non è con lui e perché è necessario lasciarla andare, per il bene dell’umanità.
La grande scelta di Joel
Trovare la soluzione al Codyceps comporta che Ellie debba morire. Il segreto dell’immunità è annidato nel suo cervello e, a fronte del bene comune, ucciderla sembra un male necessario. E poi, in fondo, Joel ha portato a compimento la sua missione, la sua promessa a Tess. Il carico – così era considerata Ellie nei primi episodi della serie – è ormai a destinazione.
Se non fosse che.
Se non fosse che Ellie ha scavato la sua nicchia nel cuore di Joel. Se non fosse che attraverso di lei, lui è tornato a essere padre, fratello, amico, una persona che crede nel domani. Se non fosse che Ellie è The Last of Us, ciò che resta della sua umanità.
E allora che vada al macero tutto il resto, l’altra umanità. Quella che per amore della specie passa sopra l’esistenza di una ragazzina. Che vadano al diavolo tutti: Joel a Ellie non rinuncia.
Una vita che vale più di tutte le altre
La narrazione ha poche, semplici regole. La più importante è quella che insegna come l’elisir del protagonista non sempre coincida con l’esito finale della vicenda. L’elisir di Joel è ricominciare a vivere, l’ha raggiunto nel momento in cui vede in Ellie il futuro. L’umanità si è adattata al Cordyceps, può aspettare che ci siano vite meno importanti di quella di una ragazzina, per sopravvivere.
Una bugia bianca
Facile, verosimile inventare un attacco, nessun sopravvissuto, togliere a Ellie il suo essere speciale per liberarle le spalle della responsabilità di salvare il mondo. La ragazzina, questo peso, se lo porta per tutte le persone che ha perso nella vita, come se quest’ultima fosse un debito da pagare. E allora, Joel fa il padre fino in fondo: le lava le mani dal sangue, la deresponsabilizza da ciò che è più grande di lei: Ellie diventa comune.
Così, la puntata si chiude: giurami che non è una bugia. E Joel mente. E in quella menzogna c’è tutto ciò che troverai nella seconda stagione di The Last of Us.
Aspettando The Last of Us seconda stagione
Sperando che HBO non si faccia troppo attendere, si sa già che la seconda serie di episodi è già in lavorazione. Druckmann promette più azione, più infetti, ancora più colpi di scena. Chi ha giocato a The Last of Us è già mentalmente preparato a ciò che verrà, lo attende come la lama di una ghigliottina.
Dal salotto di casa, lo spettatore coccola la bugia di Joel rendendo un grande merito a Pedro Pascal e Bella Ramsey, che hanno saputo dare vita, corpo e credibilità a due tra i personaggi più amati nel regno del gaming.
Non resta che attendere… un’ultima sorpresa. Sì, perché gli appuntamenti della prima stagione non sono finiti qui. Non perdere, domenica prossima, la puntata speciale di The Last of Us in onda su NOW!