Tratta dall’omonima graphic novel scritta da Garth Ennis e disegnata da Darick Robertson, questa serie televisiva del 2019 è stata ideata da Eric Kripke e prodotta da Amazon.
Immaginate per un momento un ragazzo giovane, aitante, pieno di sé, egocentrico ed egoista. Ce l’avete? Immaginate ora che questo ragazzo abbia dei super poteri che lo rendono imbattibile. Immaginate inoltre che non sia solo, ma che come lui svariati supereroi con l’ego ipertrofico di un bambino viziato si contendano la vetta della popolarità, spronati da una multinazionale che ne esalta le doti e ne glorifica le gesta per ricavarne profitto con il merchandising. Sette di loro vengono scelti per formare un team sfavillante che si mette al servizio della comunità combattendo il crimine e salvando vite in modo spettacolare: strappandole da un edificio in fiamme o fermando un treno che sta per deragliare oppure cercando di liberare un aereo dai dirottatori di turno. Parallelamente a questa attività i sette interpretano e producono diversi film campioni di incassi, pubblicizzano ogni tipo di prodotto che possa permettersi il loro cachet e presenziano a inaugurazioni ed eventi sportivi. Ogni bambino o bambina desidera acquistare il costume del suo supereroe preferito, sognando di poter essere un giorno altrettanto forte e potente.
Ma tra la folla esaltata e adorante dei fan alcuni volti rimangono impassibili, e appartengono ai pochi che riescono ancora a vederli per quello che sono: criminali e assassini a sangue freddo. Non hanno nessuna remora a utilizzare i loro poteri per un tornaconto personale, letteralmente spazzando via chiunque si trovi sulla loro strada.
In una lotta impari, un manipolo di improbabili antieroi tenterà di opporsi al potere spaventosamente dilagante.
Billy Butcher, Hughie, Mother’s Milk, Frenchie e Kimiko sono The Boys, una scalcagnata miscellanea di poveracci incazzati, mescolati ai rimasugli di una “squadra antisuper” della CIA, smantellata da tempo. Ma se i super non sono tutti buoni come ci hanno sempre raccontato, non possono nemmeno essere proprio tutti cattivi, e alcuni di loro potrebbero darsi da fare per far spostare l’ago della bilancia a favore dei ribelli The boys, anche se non sempre in modo volontario o consapevole.
Karl Urban interpreta Billy Butcher che arruola il giovane Hughie Campbell (Jack Quaid) senza troppe difficoltà; Laz Alonso è Mother’s Milk, con Frenchie, interpretato da Tomer Kapon, e Kimiko Miyashiro, interpretata da Karen Fukuhara, compongono la squadra dei “boys”.
Antony Starr dona il volto a John, alias Patriota, il più potente e influente fra i super; Erin Moriarty veste il costume di Annie January, alias Starlight, idealista e paladina della giustizia; Dominique McElligott è Maggie Shaw alias Queen Maeve, valchiria incastrata dal sistema; Jessie Usher interpreta Reggie Franklin alias A-Train, l’uomo che per rimanere il più veloce del mondo farebbe qualsiasi cosa; Chace Crawford è Kevin, Abisso, un umano-anfibio con seri problemi con le donne e con la sua autostima; Nathan Mitchell si dice sia Black Noir, benché nessuno ne abbia ancora visto il volto; Aya Cash interpreta l’algida Adele Vought alias Stormfront, ultima super arrivata nei sette; Elisabeth Shue interpreta “sua altezza” Madelyn Stillwell, colei che tira le fila di tutto ciò che succede a palazzo; Colby Minifie è l’accomodante assistente Ashley Barrett, la cui vita risulterà sempre più complicata.
“You’re not fuking ready.”
Con toni tutt’altro che pacati questa serie smonta pezzo per pezzo il mito secondo il quale tutto ciò che è eccezionale debba essere per forza anche buono e positivo. Violenza gratuita e spregio della vita umana si alternano ai sorrisi sotto la luce dei riflettori e alle paillettes dei costumi colorati e appariscenti, in una distonica finzione che tanto somiglia alla realtà dei social network.
Dopo il successo delle prime due stagioni le riprese per la terza sono già previste nei primi mesi del 2021. Le indiscrezioni parlano di un primo episodio dal titolo Payback che si presenta come una minaccia: “You’re not fuking ready.”