Amiamo scrivere. Benissimo. Questo è un ottimo punto di partenza. Ma, come nelle relazioni umane, l’amore a volte non è sufficiente. Servono impegno e metodo. Anche per la scrittura è così. Vediamo assieme quali sono le tecniche di scrittura più efficaci, tra le quali possiamo scegliere quelle più adatte a noi.

Le idee. Far uscire l’artista che è in noi
Quand’è il momento più creativo nel corso della giornata? Il mattino appena svegli. So che, appena mettiamo il piede giù dal letto, il nostro primo pensiero è un’enorme tazza di caffè o guardare le notifiche sul telefono, ma la prima cosa che dovremmo fare è… scrivere. Le pagine del mattino sono preziose. Buttare giù tutto quello che ci passa per la testa, un fiume in piena, da non rileggere subito, ma il giorno seguente o anche dopo qualche giorno. Poi, dopo colazione, iniziamo con la routine della nostra giornata, ma ricordandoci di segnarci ogni pensiero o spunto che ci possa venire in mente, mentre siamo fermi al semaforo o in fila alla posta. Notule, che poi rielaboreremo in note, che, organizzate assieme, diventeranno un racconto (o un articolo, o un romanzo). Queste sono delle tecniche di scrittura che ci permettono di trovare delle buone idee o di salvare quelle che, spontaneamente, ci arrivano. Perché, ogni scrittore lo sa, non c’è niente di peggio che ritrovarsi bloccati davanti alla pagina bianca.
La stesura. Tecniche di scrittura per comunicare nel modo migliore
Ricordiamocelo: i lettori non sono dentro la nostra testa. Quello che è chiaro per noi, può non esserlo per qualcuno che non sa cosa vogliamo raccontare. Dopo aver buttato giù la sostanza, dobbiamo darle una forma, che sia comprensibile a un potenziale lettore. Sempre meglio usare un linguaggio semplice e conciso: a meno di non scrivere per una rivista scientifica letta solo da medici, è opportuno evitare un linguaggio troppo tecnico o ricercato. Limitare al minimo l’uso degli avverbi, che fanno solo volume ma non aggiungono nessun valore al contenuto. E attenzione alla punteggiatura: preferibili i periodi corti. In questo modo si evita di appesantire troppo lo scritto e lo si rende più scorrevole. Per chi vuole ottimizzare il tempo di stesura perché non ha tempo da perdere (o non vuole perdere tempo), può essere utile darsi a priori una tabella di marcia, segnata da slot temporali precisi. Ad esempio, mezz’ora per la stesura, 20 minuti per l’editing e 10 minuti per la rilettura. Restando comunque sempre flessibili per salvarsi da quello che è il nemico numero uno di uno scrittore: il perfezionismo.
A proposito di scrittura… hai delle idee ma non sai da che parte iniziare? Ti aiutiamo noi! Scopri tutti i servizi che offriamo e i corsi che puoi fare con noi… perché la realizzazione del tuo sogno è a portata di click.