Le tecniche di lettura vengono evocate sovente in relazione allo studio, al bisogno di acquisire rapidamente una serie di informazioni. Per questa ragione sono legate al calendario, alla fretta, alla velocità. Ma non è tutto qui.
Accelerare l’apprendimento
Certo, a volte si vivono situazioni in cui leggere e apprendere di corsa è importante. Non solo nello studio, ma anche nella vita professionale. È importante allora impratichirsi con una tecnica ormai piuttosto nota, la lettura selettiva. L’occhio umano, infatti, non coglie una parola alla volta, bensì porzioni di testo. Meglio ancora, può cogliere il senso complessivo di un capoverso o di un paragrafo, magari approfittando di quelle formattazioni (corsivi, grassetti…) che servono proprio a farci individuare l’argomento e il modo in cui viene trattato.
Se quindi la selezione è il processo con cui la nostra mente decide che una certa parte del libro ci serve mentre un’altra è irrilevante, ha senso cercare di velocizzarla. Così da non perdere tempo con quello che, in una specifica situazione, non ci è utile. Come tutte le tecniche di lettura, naturalmente, va praticata un po’ alla volta fino a massimizzarne l’efficienza. Meglio iniziare con testi ben suddivisi in capitoli, paragrafi e capoversi, così da avere già una traccia visiva: a noi spetterà poi cogliere con un singolo colpo d’occhio, all’interno dei vari capoversi, cosa merita una lettura puntuale, attenta, e cosa no.
Il giusto tempo per una lettura intima
Varie altre tecniche di lettura sono finalizzate all’apprendimento: da quelle più banali, come costringere l’occhio a seguire un puntatore luminoso, a quelle più specifiche per la memoria, come affidarsi alle associazioni di idee. Senza contare i periodici massaggi alle palpebre così da rilassare gli occhi, o i software vocali che ci leggono i libri a velocità sostenuta. Insomma gli stratagemmi sono tanti.
Diverso il discorso quando si tratta di leggere un libro per il nostro piacere, per svago. C’è chi desidera comunque leggere rapidamente perché ha fame di libri, vuole leggerne tanti contemporaneamente, oppure uno alla volta ma passando presto al successivo. E c’è chi ama accettare sfide di lettura, compilare liste e vantare la quantità dei libri “conquistati”. In questo caso, alcuni fra i celebri diritti dei lettori enunciati da Pennac sono più che sufficienti a garantire un avanzamento rapido.
Per chi invece non ha l’ossessione della lettura veloce, vorremmo ricordare anche il diritto a prendersi i momenti giusti, a individuare il contesto più appropriato. Talvolta anche il diritto ad aspettare serenamente di averlo, quel tempo che spesso ci sfugge:
Il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli.
Italo Calvino