Accordo tra Meta e Siae? Ancora niente, ed è ancora silenzio. Lo stop alla musica sui social che sta mettendo in crisi i creators italiani del Metaverso di Zuckerberg sta diventando una vera e propria questione nazionale.
Talmente nazionale che, viste le recriminazioni della Siae da un lato e il silenzio piccato di Meta dall’altro, la questione ha richiamato sull’attenti l’occhio vigile del Governo.

Accordo Meta Siae: scendono in campo i Ministri
A fare le spese del mancato accordo tra Meta e Siae non soltanto sono gli artisti che guadagnano dalla riproduzione delle loro canzoni, ma anche i creators digitali che non possono più risaltare i loro contenuti con l’appoggio delle musiche di tendenza.
Per risolvere lo stato di questa querelle tra Meta e Siae Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, ha richiamato al tavolo entrambe le parti per una riapertura delle trattative. Il ring che vedrà protagoniste Meta e Siae sarà quello del Collegio Romano, il prossimo 6 arile.
Sullo stop alla musica sui social interviene anche Soundreef
Pur di mettere fine allo stop della musica sui social, scende in campo anche la Soundreef, la data company al servizio di autori ed editori. già forte collaboratrice di Meta al punto che i brani prodotti dai loro scrittori e compositori sono effettivamente tornati disponibili nel Metaverso.

Ovvio che, però, i brani di nuovo disponibili non siano tutti quelli del catalogo Soundreef, che quindi si ritiene chiamato in causa nella risoluzione di questo conflitto. Verrebbero a mancare, infatti, le canzoni con più autori, alcuni (molti) rappresentati da Siae.
Quale futuro per la musica italiana sui social?
Bisogna attendere il 6 aprile. Certo è che le aspre critiche rivolte a Meta non sono mancate, in primis dal ministro Sangiuliano, che ha definito da ‘Far West’ la condotta tenuta dalla società di Zuckerberg.
Sia Sangiuliano che la Borgonzoni hanno parlato di tutela, inserendo nel discorso più ampio del diritto d’autore tutto ciò che è derivato dal mancato accordo tra Meta e Siae. Questa non è la prima volta che l’attuale Governo interviene in materia d’arte, c’è da ricordare la recentemente approvata legge antipirateria per quanto riguarda i libri.