Stai Zitta! e altre nove frasi che non vogliamo sentire più. Questo è il titolo del nuovo libro di Michela Murgia. Un’analisi dettagliata dei sistemi del patriarcato per mantenere lo status quo.
Sono molte, troppe, le frasi che contribuiscono a mantenere vivo il sistema patriarcale: Michela Murgia le ha messe tutte insieme
Ogni donna, prima o poi, si è sentita rivolgere frasi inopportune. Come accade a ogni persona nella vita, certo. Michela Murgia nel suo libro ci spiega perché, dal suo punto di vista, quelle rivolte alle donne sono intrinsecamente mirate a mantenere il sistema patriarcale.
Lo spettro dell’impopolarità ammutolisce preventivamente la voce pubblica delle donne.
Il sistema patriarcale
Già solo sentir nominare la parola patriarcato a molti fa saltare la mosca al naso, perché ritengono sia un’invenzione delle femministe, utile a sostenere le loro teorie. Con questa affermazione abbiamo già trovato e chiarito il primo meccanismo che mantiene vivo quel sistema che tenta di negare se stesso. Nascondersi e travestirsi da normalità è il modo migliore per rimanere ancorato al potere. Murgia spiega ampiamente perché le quote rosa e le conduttrici tv siano la maggiore espressione di questa strategia, talmente radicata nel nostro tessuto culturale da non avere nemmeno bisogno di una propaganda.
Te lo spiego io
Il termine mansplaining indica quell’abitudine radicata per cui un uomo si sente in diritto di spiegare a una donna qualcosa che lei sa già benissimo, e forse anche meglio di lui. Accade spesso nei talk show ed è una situazione facile da riconoscere. La traduzione in italiano che Murgia ripropone nel suo libro è perfetta e chiarissima: minchiarimento.
La diversa percezione
Lo stesso atteggiamento proposto da un uomo o da una donna non viene percepito e giudicato con lo stesso metro e la stessa misura. Avviene ogni giorno. In ambito lavorativo, spesso una donna viene chiamata per nome anziché con il cognome e il titolo, situazione impensabile con il suo omologo maschile. Anziché Dottoressa, Ingegnera, Ricercatrice o Astrofisica, nei titoli dei giornali le donne diventano Astromamma, Lady di ferro o Regina di qualcosa. I nomignoli tendono a sminuire la persona, sottolineando quanto sia doveroso stupirsi di trovare una donna in un posto che spetterebbe a un uomo.
Un uomo è senza compromessi, una donna è rompicoglioni. Un uomo è assertivo, una donna è aggressiva. Un uomo è stratega, una donna manipolatrice. Un uomo è un leader, una donna ha manie di controllo. Un uomo è autorevole, una donna è prepotente. Le caratteristiche e i comportamenti sono gli stessi, l’unica cosa che cambia è il sesso. Ed è in base al sesso che il mondo ci giudica e ci tratta diversamente.
Sono davvero tante le piccole cose che ogni giorno possiamo fare per contribuire a modificare un pensiero discriminatorio e invalidante. Le parole sono importanti. Provate per un giorno intero a rapportarvi con le donne immaginando che siano uomini, e viceversa. A fine giornata chiedetevi che cosa è cambiato nel vostro atteggiamento e, se vi va, fatecelo sapere.