Una biblioteca nella metro? Un sogno diventato realtà per molti viaggiatori lettori: si chiama Biblioexpress ed è la prima smart library del Sistema Bibliotecario di Milano.
Una biblioteca nella metro: come funziona
Il comune di Milano ha avviato il suo progetto Biblioexpress con l’installazione della prima biblioteca digitale all’interno della fermata metro Porta Venezia, sulla linea M1. Una macchinetta apparentemente come tante, ma che al suo interno costudisce libri: al momento i titoli offerti sono 400 tra libri, fumetti, audiolibri e dvd. Un risultato concreto e innovativo derivato dalla contaminazione tra digitale e cultura.
La libreria è accessibile negli orari di apertura della metropolitana, quindi dall’apertura alle sei del mattino fino alla chiusura a mezzanotte inoltrata, sette giorni su sette.
Il prestito dei libri è facilmente accessibile a tutti gli iscritti alla rete bibliotecaria milanese. Il Qrcode posto sulla Biblioexpress permette ai residenti a Milano l’iscrizione immediata al sistema tramite Spid o carta di identità elettronica. Mentre per i non residenti è possibile iscriversi gratuitamente presentandosi in una delle biblioteche del Sistema.
Il display posto sulla macchina presenta le copertine di tutti i libri contenuti che è possibile filtrare per categoria, per titolo o per autore. Una volta selezionata l’opera che si desidera richiedere, si effettua l’autenticazione e si potrà prelevare il libro scelto.
Il prestito del libro ha una durata di trenta giorni e può essere restituito direttamente utilizzando la Biblioexpress oppure in una delle biblioteche della rete. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Lombardia e realizzato grazie alla collaborazione di ATM, l’Azienda Trasporti Milanesi.
Tra innovazione e sperimentazione
La biblioteca digitale installata nella metro Porta Venezia è il risultato di un progetto sviluppatosi negli ultimi anni. Nel 2020, a causa della chiusura forzata delle biblioteche, il comune di Milano ha lanciato il servizio chiamato, per l’appunto, Biblio Express.
I cittadini impossibilitati a uscire a causa del Covid-19 avevano la possibilità di chiedere in prestito i libri del sistema bibliotecario, consegnati a domicilio dai volontari. Un servizio che aveva come obiettivo la riduzione delle distanze e la progettazione di una nuova urbanistica, ispirandosi al concetto della “città di 15 minuti”: un modello di città-quartiere nella quale i bisogni del cittadino vengono soddisfatti grazie a una rete di servizi posti a una distanza massima di 15 minuti, a piedi o in bici.
La Biblioexpress di Porta Venezia consolida la collaborazione tra il sistema biblitotecario di Milano e ATM, impegnati anche nell’iniziativa, ormai giunta alla sua settima edizione, di Milano da leggere. Una rassegna per la promozione della cultura e della lettura che mette a disposizione ogni anno dieci ebook da scaricare gratuitamente.
Libri e viaggio: un binomio perfetto
L’esperienza avviata da Biblioexpress è pensata per promuovere la cultura accorciando i tempi di accesso del cittadino alla lettura ed è solo una delle diverse iniziative che pongono al centro la metropolitana come luogo di accesso e scambio di libri.
Il progetto BookBox si basa sul principio del bookcrossing, lo scambio di libri, e si propone di realizzare biblioteche all’interno di sale d’attesa e luoghi di passaggio. La gestione e la distribuzione dei libri è affidata a persone con disabilità seguite dall’onlus Fobap e attualmente sono diverse le città a ospitare queste speciali biblioteche. Tra queste Brescia che con il progetto “Book Box in metro” ha aggiunto un nuovo tassello al progetto, prevedendo la creazione di una piccola libreria all’interno di alcune fermate della metropolitana bresciana.
Leggere un libro significa in fondo intraprendere anche un viaggio, Biblioexpress e le altre iniziative trasformano un semplice viaggio in metropolitana in un’occasione di scambio e di scoperta.