Lo sciopero degli sceneggiatori dura ormai da tre mesi. Le braccia incrociate delle penne di Hollywood ha intralciato non poco la scrittura di molti film e amatissime serie tv che hanno subito ritardi monumentali con buona pace degli spettatori a casa.
Il 1 maggio scorso la Writers Guild of America ha detto basta. La lotta, a cui recentemente si sono aggiunti gli attori della Sag-Aftra capeggiati da Fran Dresher, ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni espresse nei contratti e tutele nei confronti delle intelligenze artificiali.
L’Amptp, Alliance of Motion Picture and Television Producers e rappresentante dei maggiori studios di Hollywood, non potendo sostenere una lotta su due fronti, incontrerà il 4 agosto i rappresentanti della Writers Guild of America per riprendere le trattative.
Uno sciopero così massivo non si vedeva dal 1960.
Sciopero degli sceneggiatori: cosa richiedono gli scrittori di Hollywood
La natura dello sciopero degli sceneggiatori non è soltanto salariale. Certo, c’è una richiesta di una paga settimanale minima, ma soprattutto si vogliono delle certezze su un minimo di settimane di lavoro, complessivo o a episodio. Minimo è anche il numero degli autori coinvolti nelle writing rooms al momento della scrittura.
La Writers Guild of America richiede anche maggiori tutele per quanto riguarda il diritto d’autore, specialmente in ambito di streaming che, si sa, vive di repliche continue e riproduzioni, garantendo quindi maggiori profitti.
Ultimo ma non ultimo, non dissimile dalle richieste degli attori, viene chiesta tutela nei confronti delle intelligenze artificiali, perché è facile pensare di essere sostituibili, presto o tardi, da un programma che permetterebbe di risparmiare centinaia di penne.
"The eyes of America are on Hollywood this summer, but not for the usual reason: writers and actors for film and TV are shutting down production with their first joint strike since 1960s," @inthesetimesmag https://t.co/G0SK1xiCnU #WGAstrike #1u #SAGAFTRAstrike
— Writers Guild of America West (@WGAWest) August 2, 2023
Quali sono state le conseguenze dello sciopero degli sceneggiatori?
Le conseguenze, com’è prevedibile, sono enormi colpi al cuore per un pubblico sempre più assuefatto dalla serialità, dagli appuntamenti annuali, dalle serie tv che si vedono in una notte anche se il giorno dopo si lavora.
Molte le serie tv che hanno slittato di almeno un anno la loro produzione, o quelle il cui numero di episodi è stato ridotto proprio a causa dello sciopero degli sceneggiatori. Più in crisi i programmi quotidiani che vivono del lavoro di autori e sceneggiatori tutti i giorni.
La strategia dell’Amptp
Divide et impera, diceva qualcuno. E probabilmente, poiché lo sciopero degli attori si è unito a quello degli sceneggiatori per causare l’evento più massiccio di ribellione cinematografica del 1960, forse è il caso di mettersi ai ripari e cercare di tamponare il danno da almeno una parte.
Bisognerà attendere il 4 agosto per sapere come si svolgerà la trattativa. Il nodo principale rimane sempre quello relativo alle due cause in comune (diritti sulle riproduzioni e intelligenza artificiale), perché venire incontro agli sceneggiatori su questi temi dà forza alla causa degli attori.
Come gestirà la situazione l’Amptp?