Il Salone del Libro di Torino è tornato con il tema di Vita Supernova. La più grande fiera dell’editoria italiana dà appuntamento a Lingotto Fiere dal 14 al 18 ottobre per condividere novità e progetti con lettori e professionisti del settore.
Il programma di Vita Supernova
1200 appuntamenti in cinque giorni è quanto offerto dal Salone del Libro, ma come orientarsi?
Sul sito del Salone vi è una prima grande scrematura per area d’interesse. In questa breve guida per punti riassumeremo gli appuntamenti più ambiti, che siate voi autori, appassionati lettori o professionisti.
I ferri del mestiere
Questa serie di incontri pone l’accento sul vero e proprio mestiere del libro. Professionisti del settore portano al Salone del Libro la loro esperienza editoriale: cosa vuol dire aprire una casa editrice? Qual è la figura di riferimento per la valutazione di un manoscritto? Quanto costa all’editore pubblicare un testo?
Se sei un autore, un professionista o solo un appassionato del settore, questi sono gli appuntamenti che fanno per te, spazi sicuri in cui il mondo del libro tocca con mano la sua comunità di lettori per un dialogo profondo, ben attento a quella che è oggi la realtà editoriale italiana.
Arte e spettacolo
Il Salone del libro ha braccia larghe capaci di comprendere tante forme di linguaggio che si traducono, poi, anche in quella del libro. Così troviamo ospiti provenienti dal panorama della danza e del teatro, come Claudia Castellucci, o dalla televisione, come Luciana Littizzetto o Sabina Guzzanti. La musica si fa spazio nella persona di Cesare Cremonini, Max Pezzali, Vinicio Capossela, Roberto Vecchioni; Carlo Verdone parla in veste di autore e Giorgio Ditti parla del suo cinema; immancabile, la presenza di Radio3 con L’Idealista in diretta.
Narrativa italiana e straniera
L’occasione offerta dal Salone del Libro per entrare a contatto con penne nazionali e internazionali è imperdibile. Qui il lettore ha la possibilità di ascoltare voci illustri del panorama italiano e straniero grazie a un calendario serrato e folto. Da Silvia Avallone ad Antonio Franchini, da Valérie Perrin ad Alan Pauls, ancora una volta il Salone si propone come crocevia di stili e storie, costruendo un percorso tutto da seguire per chi delle storie non può farne a meno. Non mancano le conferenze in omaggio agli autori più amati, come Luis Sepùlveda o Natalia Ginzburg, il cui lavoro ha segnato in maniera profonda ogni tipo di lettore.
Un appuntamento di cui avevamo sentito la mancanza?
Possiamo chiederci se fosse proprio necessario riunirci al Salone internazionale del Libro, se SalTo21 sia davvero così importante, a fronte di tutto ciò che abbiamo affrontato negli ultimi due anni. Possiamo, certo, anzi dobbiamo. La risposta è una ed è molto semplice: sì, un’occasione di questo calibro è essenziale. Non soltanto per un ritorno alla normalità ma per ricordare cosa stiamo superando, giorno dopo giorno. Il valore morale del Salone trova anche un’altra ragione, di origine pratica: la filiera editoriale è cambiata, durante la pandemia, e sta cambiando tutt’ora. Incontri mirati aiutano a capire dove stia andando, questo percorso fantastico che è quello del libro, e quale modo editori e lettori hanno trovato per cambiare insieme.
Mai come quest’anno, andare al Salone dal 14 al 18 ottobre trova un proprio significato nel sostegno di un mondo, quello dell’editoria, che rinasce e non si arrende.