«È semplicemente un romanzo che parla di un ragazzo che va all’università e diventa un professore. Eppure è una delle cose più affascinanti che vi capiterà mai di leggere». Così afferma
Tom Hanks, riguardo al romanzo Stoner.
Il romanzo Stoner, il miracolo di rendere avvincente una storia banale
Quando si discute di libri, la domanda alla quale capita di rispondere più spesso è “di cosa parla?”; “qual è la trama?”. L’equivalenza storia avvincente/storia interessante è pressoché scontata. Ma non sempre i bei romanzi hanno bisogno di raccontare episodi rocamboleschi o vite ai margini, per essere apprezzati. L’esperienza della lettura del romanzo Stoner, dello statunitense John Edward Williams, non lascia indifferenti, seppur la trama sia molto semplice.
Il romanzo Stoner, il racconto di una storia ordinaria
Pubblicato nel 1965, il libro ha come protagonista un uomo, William Stoner, la cui vita appare piatta e senza particolari colpi di scena. Studente universitario poi divenuto insegnante, Stoner ha una moglie che non ama e dei genitori che lo ignorano. Vive a Booneville, il paese di campagna dove è nato, e dal quale non si sposta più di centocinquanta chilometri. Stesso lavoro e stessa compagna, per tutta la durata della sua esistenza. Con sua figlia – molto amata – ha soltanto rari contatti. Pochi rapporti sociali e la presenza di un solo amico completano il quadro di una trama che appare smorta e poco interessante.
Nella sua vita non succede assolutamente niente che sia degno di essere raccontato. Eppure, il romanzo Stoner riesce a incollare alle sue pagine i lettori.

Il segreto del romanzo Stoner: la qualità della scrittura
Non serve avere una struttura narrativa ricca di intrecci e personaggi strabilianti, per scrivere un buon romanzo. Essenziale è la qualità della scrittura. Come scrive nella postfazione al romanzo Stoner Peter Cameron: «A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere pessimi romanzi su vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria».
Esempi di romanzi in ambientazioni ridotte
La storia della letteratura ci riporta esempi di romanzi capaci di catalizzare l’attenzione, pur essendo ambientati in luoghi ristretti, con pochi personaggi.
Durante il lockdown della scorsa primavera, ad esempio, si era parlato molto di un libro, la cui particolarità era quella di essere ambientato interamente in una camera. Si tratta di Voyage autour de ma chambre, tradotto come Viaggio intorno alla mia camera o anche Il giro della stanza, scritto da Xavier de Maistre nel 1794. Un monologo che ripercorre, in giorni di confinamento casalingo – in lungo e in largo e in diagonale – i trentasei passi di lato della sua stanza quadrata, commentando mobili e oggetti e richiamando vecchi ricordi. Considerato uno dei più grandi romanzi americani del ventesimo secolo, il romanzo Stoner è sicuramente da aggiungere alla lista delle letture consigliate per questa estate.