La fedelissima Treccani spiega così il significato di assertivo: agg. [dall’ingl. assertive, der. del lat. asserĕre «asserire», part. pass. assertus]. Che ha carattere di asserzione, che asserisce, affermativo. Piuttosto elementare: asserzione uguale affermazione. Ma il termine assertivo contiene anche aspetti più interessanti.
La lingua italiana è ricca di parole velate di sfumature: analizziamo il significato di assertivo
Asserire qualcosa, ovvero affermare qualcosa con convinzione. Ma non solo. Il significato di assertivo si perde nei meandri lessicali, svelando interessanti sfumature. Dove incontriamo questo termine?
Asserire non è semplicemente affermare
Si asserisce un qualcosa di cui si è assolutamente certi. I due sinonimi hanno però una lieve differenza. Il termine “asserire” implica una convinzione consolidata di ciò che si dice. Per certi versi può essere considerato un rafforzativo dei similissimi “affermare” e “dichiarare”: quel che cambia è la sicurezza con la quale si afferma un concetto. L’assertività è la predisposizione – e la capacità – di un soggetto di esprimere in maniera chiara e adeguata un’emozione o un’opinione, senza sminuire, denigrare o – peggio – aggredire il proprio (o i propri, se si tratta di parlare in pubblico) interlocutore. L’essere asserviti è una qualità, un’indole, una affermazione del sé. È anche una caratteristica che svela tanto della persona.
Significato di assertivo: “una questione di sensibilità”
“Io dico sempre quello che penso, è questione di sincerità”: è il modo in cui ci si giustifica quando si esprimono giudizi negativi su qualcuno, quando si fanno notare imperfezioni fisiche (“come sei ingrassata! Scusa ma te lo devo dire!”), quando si esprime un pensiero senza tenere conto di chi ci sta davanti e di quali possano essere le sue reazioni.
Parafrasando, e sostituendo l’ultima parola, un estratto di un testo dei Marlene Kuntz, si potrebbe dire che “è una questione di (qualità) sensibilità”. Asserire significa, in poche parole, esprimersi in modo tale da non mancare di rispetto al nostro interlocutore.
L’importanza della comunicazione assertiva
Per comunicazione assertiva s’intende, infatti, essere capaci di trasmettere le proprie idee e le proprie convinzioni in maniera diretta ma con garbo. È essenziale avere la sicurezza della veridicità di ciò che si sta per asserire. Ovviamente il campo si estende a qualsiasi tipo di comunicazione. Quando si tratta di esprimere un’opinione, una convinzione politica, sostenere una tesi, il significato di assertivo si fa più ampio. Comprende la capacità di porsi a metà strada tra esprimere fermamente le proprie idee e curarsi di non essere irrispettosi per chi pensa il contrario. Anche – e soprattutto – se lo scopo è quello di convincere l’altro a cambiare la sua idea. Pensiamo alla comunicazione politica: è fondamentale essere pienamente assertivi in quel campo.

Il mondo dei Social e l’assertività
Rispetto dell’interlocutore, onestà e appropriatezza nel portare avanti ed esprimere le proprie idee. Considerare chi si trova dall’altra parte, fisicamente e ideologicamente. Un’accortezza che spesso – purtroppo – non si ritrova nel modo di comunicare fast caratteristico dei social. Interazioni immediate, al limite del monologo, esposizioni supponenti e giudicanti. La lingua italiana è ricca di termini che ricoprono un senso chiaro e utile, da riscoprire. Spesso sono parole che possono apparire letterarie, distanti dalla realtà. Al contrario, ricollocarle nell’ambito contemporaneo e quotidiano è possibile e auspicabile.