Negli ultimi anni, insieme all’evolversi del mondo digitale, è andato via via sviluppandosi anche il nuovo mondo dell’autopubblicazione, chiamata anche self publishing. Per pubblicare un libro anche da soli, bypassando le case editrici tradizionali. Che a volte rispondono più alle logiche di mercato che alla reale qualità delle opere. Percorriamo tutte le strade per pubblicare libri inediti.

Ma intanto, perché pubblicare da soli?
Il self publishing offre il vantaggio di rompere il cerchio della censura commerciale, ideologica o conformista che domina il mercato. Infatti, le case editrici tradizionali censurano libri anticonformisti e considerati sovversivi, o comunque non in linea, con le ideologie dominanti.
Ci sono molti libri inediti i quali, nonostante la loro originalità e lo spessore letterario di cui sono dotati, non riescono a vedere la luce del sole della pubblicazione. Questo perché si tratta di “voci fuori dal coro”, che non rispecchiano le tendenze di business del momento. O che possono suscitare la disapprovazione di una larga fetta della della critica e del pubblico. Nonché esporre l’editore al rischio di essere messo alla gogna, subire attacchi politici, ideologici e moralistici.
Il self publishing è vantaggioso anche in termini di costi e diritti d’autore
Inoltre, i classici canali editoriali, oltre a sottoporre i neo autori a una rigida selezione che tarpa le ali. Con i loro alti costi e i bassissimi margini di guadagno offerti, tendono a scoraggiare anche gli scrittori i più entusiasti.
Però le case editrici non sono l’unica alternativa esistente. É infatti concretamente possibile stampare un libro da soli, approfittando dei canali messi a disposizione dalla rete e quindi dall’autopubblicazione. In quest’ambito le possibilità sono varie e diversificate. Ed esistono diversi gradi di self publishing a costo zero.
L’auto-pubblicazione non può prevede costi, se non quelli delle copie che l’autore decide eventualmente di stampare e vendere di persona. Infatti, in quest’ ottica, il libro non è considerato come un vero e proprio “prodotto”. Bensì come una forma di espressione libera e gratuita della creatività umana.
Un altro vantaggio del self publishing è fato dal fatto che l’autore non dovrà cedere, neppure temporaneamente, i diritti di sfruttamento commerciale dei contenuti pubblicati.
Quali strade si possono percorrere per pubblicare i propri inediti?
Da un lato ci sono i portali di self publishing online, i quali di fatto sono la versione digitale e più smart delle classiche case editrici. Dall’altro lato ci sono invece le tipografie online. Qual’è la differenza?
Le piattaforme di self publishing online
I portali o piattaforme di self publishing, come Youcanprint o KDP di Amazon, consentono agli autori di creare le proprie opere e, successivamente, di commercializzarle.
La vendita può avvenire in vari modi: tramite Internet, grazie ai numerosi negozi online , ma anche presso librerie e negozi “tradizionali”. Che provvedono a inoltrare gli ordini alla piattaforma di self-publishing, che a sua volta provvederà alla stampa. Una volta pronto, il libro verrà poi spedito e consegnato al lettore.
Parallelamente, l’autore può decidere di stampare ed acquistare alcune copie della sua opera, per provare a distribuirle autonomamente attraverso altri canali (come, ad esempio, il suo blog personale o le pagine sociale) o per commercializzarle in occasione di eventi, incontri con i lettori, etc.
Le tipografie online
Si offrono non come case editrici, ma come delle stamperie. I libri stampati diventano cosi a tutti gli effetti proprietà dell’autore, il quale paga alla tipografia solo e unicamente i reali costi di stampa.
I tipografi, da parte loro, si occupano di stampare e rilegare un libro in maniera professionale. Guidando i propri clienti nella scelta dei formati, delle copertine e delle rilegature più adatte. Lasciando invece all’autore la gestione della distribuzione.
In questo modo tutti i costi aggiuntivi vengono eliminati e diventa realmente possibile pubblicare un libro da soli.