La prima stagione di The Last of Us è alle battute finali. Chi ha giocato al videogame targato Noughty Dog può farsi già un’idea del punto a cui si è arrivati, mentre chi sta conoscendo l’universo di Joel ed Ellie tramite la serie HBO ha un vago, incerto sentore di come potrebbe chiudersi.

Left Behind, quel che si lascia indietro
Joel è ferito, l’incursione al laboratorio abbandonato dalle Fireflies e una colluttazione non prevista lo hanno condotto sulla linea sottile tra la vita e la morte, confermando in parte quelle che sono le sue paure, espresse nel sesto episodio in una confidenza con il fratello Tommy.
Ellie può scegliere: restare, proseguire, tornare indietro. E Joel la incoraggia a prendere la terza strada, ad andare da Tommy e Maria, restare viva e costruirsi un futuro, lì dov’è possibile.
Così, al riparo in una capanna di fortuna, Ellie prende la sua decisione. E questo, finalmente, apre allo spettatore le porte di un flashback necessario, a questo punto della narrazione. Un flashback capace di fare luce su Ellie.
La figura determinante di Riley in Left Behind
Dice Alessandro Baricco: Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi. Dopo essersi allontanata dalla QZ e aver fatto preoccupare Ellie a morte, Riley torna a prenderla. Le due ragazzine sono migliori amiche da sempre, di quell’amicizia che sembra quasi una costante lettura di pensiero.

Mentre Ellie è fedele ai principi della Fedra, però, Riley ha deciso di sposare gli ideali delle Fireflies, la ribellione sovversiva intenzionata a dare un nuovo ordine alle cittadelle rivoltandosi contro il regime regolatore delle piccole città. Probabilmente, non si vedranno mai più. Per questo, Riley decide di stupire Ellie regalandole una notte al centro commerciale, grande edificio sigillato dalla Fedra perché pieno di infetti, ma ripulito dalle Fireflies e usato come deposito di bombe.
Lì, le due ragazze vivono dei momenti di tregua in cui tornano a essere normali adolescenti. Tutto funziona, ed è bello vedere quanto la quotidianità dello spettatore, lì, sia alla stregua di una scoperta archeologica da gustarsi con meraviglia: le giostre, i videogiochi, persino le imprudenze sulle scale mobili; il primo bacio di Ellie.
Il centro commerciale diventa una bolla, un posto in cui essere segretamente se stesse, privo di schieramenti e di regole, ma non di infetti.
Ciò che apre le porte a The Last of Us 1×08
Left Behind sembra ricordare all’uomo che il troppo tentennare davanti ai bivi della vita comporterà un intervento da parte della vita stessa. Così, restie a separarsi, Ellie e Riley sembrano destinate a morire insieme, perché l’infetto è riuscito a morderle entrambe.

Ecco spiegato come Ellie è venuta a conoscenza della propria immunità e qual è il peso che porta dietro ogni suo gesto ruvido. Ecco spiegato perché cercare di guarire Sam era così importante. Ecco spiegato perché è fondamentale scegliere di restare accanto a Joel: nessuno viene lasciato indietro, mai più.
La morte di Riley potrebbe sembrare un pessimo scherzo del destino. Scoprire di essere speciali a scapito di chi si ama, in effetti, non è qualcosa che fa apprezzare, sul momento, il dono che si ha. Sembra quasi una maledizione che conduce alla solitudine perpetua, quando non investe di una sorta d’aura messianica.
Per questo Ellie non guaderà mai Joel morire ma rischierà qualsiasi cosa pur di salvargli la vita. Perché le maledizioni si spezzano laddove incontrano la forza di volontà che è più forte ancora quando forgiata da ciò che si è perso, lasciato indietro.
Non resta altro da fare che vivere intensamente queste ultime ore di The Last of Us.