Tracciare una prospettiva, la più articolata possibile, sui poeti emergenti italiani, è un affare piuttosto complicato, considerata la valenza del gusto soggettivo su un settore come quello della poesia.
Per conoscere i nuovi poeti emergenti italiani non basta sfogliare i libri, diversi sono i canali comunicativi utilizzati dai nuovi talenti
L’avvento dei nuovi canali comunicativi multimediali, quali blog e social – in particolar modo Instagram e simili – hanno permesso a molti di dare voce al proprio bisogno di scrivere versi. Aforismi, pensieri, parole allineate, abbozzi di racconti con a capo “strategici” hanno finito così per essere identificati, dal pubblico massificato dei lettori su smartphone, come poesie dell’epoca contemporanea. All’interno di un calderone nel quale è difficile trovare traccia di conoscenza della tecnica, di prassi operative, di meccanismi del linguaggio e dello studio della metrica.
Una panoramica variegata
Tra i nuovi talenti del panorama letterario poetico italiano, troviamo Maria Borio. Autrice delle raccolte Vite unite (XII Quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, Milano 2015) e L’altro limite (Pordenonelegge-Lieticolle, Pordenone-Faloppio 2017), con il quale è risultata vincitrice della sezione giovani nel premio Mauro Maconi nel 2018.
Il torinese Guido Catalano, invece, diventa poeta, per sua stessa ironica definizione, perché nella categoria di “poeta professionista vivente ci sono più posti liberi”. Il suo ultimo libro, pubblicato nel dicembre 2019, s’intitola Poesie al megafono. Catalano lo definisce “il primo libro poetico parlante della storia, nel senso che è un libro di carta, inchiostro e parole. Ma dentro c’è anche la voce dell’autore, un po’ come nei libri per bambini con i versi degli animali della fattoria”. Già scrutando il suo sito ci si può fare un’idea di come sia la sua arte poetica. Un’arte contemporanea, ironica, alla portata di tutti ma mai banale.
Tra i poeti emergenti italiani, segnaliamo un altro torinese, Daniele Ricardo Vaira, autore di poesie all’insegna della dolcezza e della semplicità di linguaggio. Giornalista professionista e copywriter italo-costaricano, colleziona parole sulla pagina Facebook Appeso alle parole. Il suo ultimo libro, pubblicato nel 2019 dalle edizioni Ensemble, s’intitola Abbracci Storti.
Il Poetry Slam, dove vanno in scena i poeti emergenti italiani
La poesia, lungi dall’essere forma espressiva relegata a tempi passati, pare acquisire nuova linfa dal mondo dei social e dalle esibizioni in teatro. Dalle originarie “letture a voce alta” organizzate in un jazz club di Chicago a metà degli anni Ottanta, nasce il Poetry Slam. È una forma di poesia performativa dove i poeti si sfidano a suon di versi. A rappresentare l’Italia alla XV edizione della Coppa del Mondo in corso a Parigi è stato, proprio ieri, il pugliese Giuliano Logos.
Come tutte le arti vive, anche la poesia si evolve. Spesso associata a un’idea romantica, può coincidere con la condivisione del mondo dei sentimenti ma può essere, come insegna Prévert, anche militanza e portatrice di impegno sociale. Oggi, i poeti emergenti italiani hanno la particolarità di trovare spazio indistintamente nelle pagine dei libri, sui profili dei social network e sui palchi dei teatri.