Il nuovo album del rapper romano si ispira perdita della e all’intimità dei decenni con il fratello scomparso
Piotta, celebre rapper romano, ha recentemente lanciato il suo ultimo lavoro, ‘Na notte infame‘, accompagnato dal libro ‘Corso di Trieste‘, entrambi fortemente influenzati dalla prematura scomparsa del suo amato fratello Fabio nel 2022.
Questo nuovo album segna un’importante evoluzione artistica per Piotta, che, a 50 anni, si addentra in un viaggio intimo e riflessivo attraverso i decenni vissuti con il fratello. Le canzoni di ‘Na notte infame‘ non sono solo una raccolta di brani, ma una narrazione delle esperienze e delle emozioni condivise tra i due fratelli, immergendosi nei sapori e nelle atmosfere dei loro tempi.
Nel corso di un’intervista, Piotta ha condiviso alcuni aneddoti toccanti del suo passato, sottolineando il profondo impatto che la perdita del fratello ha avuto sulla sua musica e sulla sua vita. Brani come “Il Serpico“, realizzato in collaborazione con i Tiromancino, evocano gli eventi e le emozioni vissute durante gli anni difficili, mentre la presenza costante della figura di De Gregori nell’album riflette l’influenza fondamentale del cantautore nella sua formazione artistica.
Il tour del 2024 di Piotta riflette questa nuova sensibilità, offrendo agli spettatori un’esperienza più intima e riflessiva. Oltre a presentare i brani inediti dell’album, il rapper romano ha scelto accuratamente il repertorio per creare un’atmosfera che rispecchi il tema dominante del suo nuovo lavoro.
‘Na notte infame‘ non è solo un album, ma un viaggio attraverso le emozioni e i ricordi di Piotta, un tributo al suo passato e al legame indissolubile con il suo fratello. Con questo lavoro, il rapper romano si è distaccato dagli schemi convenzionali, abbracciando una narrativa più personale e consapevole, che continua a resonare nel cuore dei suoi fan.