Da quasi un secolo, l’Inauguration day è il 20 gennaio. I motivi? Diversi, dall’insediamento di Roosevelt all’annessione del Texas
Fin dal 1937, il 20 gennaio è il giorno dei Presidenti degli Stati Uniti. Gli inquilini della Casa bianca calcolano su questa data i loro anniversari, l’insediamento e l’avvio del secondo mandato.
Perché passano quasi tre mesi tra le elezioni e l’insediamento?
Il primo presidente a giurare per la seconda volta fu George Washington, il 4 marzo 1793. Da allora la cerimonia si svolse per diversi successori in quella stessa data, sempre l’anno successivo a quello delle elezioni.
“Un tempo raccogliere e contare i voti richiedeva molto più tempo di oggi, visto che le schede elettorali dovevano essere portate a dorso di cavallo – spiega Eric Grundhauser sul blog Atlas Obscura. – Poi, il trasferimento alla Casa Bianca del Presidente eletto richiedeva tempo.” Quatto mesi erano dunque necessari, per la gestione stessa delle elezioni ottocentesche. Inoltre, quel periodo doveva servire ai due Presidenti per affiancarsi e cooperare per un sereno passaggio di consegne e per permettere all’uscente di “proteggere la propria eredità storica”. Tuttavia, spesso, i due hanno visioni molto diverse, come si evidenziò nel 1845. Il presidente John Tyler, operando fattivamente nel periodo seguente all’elezione del suo successore, forzò la Costituzione e, contra legem, sapendo che col solo Senato non avrebbe avuto i voti per annettere il Texas, fece votare in merito tutti il Congresso (Camera compresa) e ottenne i consensi necessari, con buona pace del successore James Polk, che entrò in carica solo il 4 marzo, troppo tardi per scegliere di proseguire le trattative e fare le cose a norma.
Iniziò tutto il 20 gennaio 1937
Perché si rese necessario emendare la Costituzione, anticipando la cerimonia di insediamento di ben 44 giorni?
Uno degli effetti negativi di tanta attesa, nota sempre Grundhauser, stava anche nell’avere un presidente uscente lame duck, con scarso margine di manovra.
All’inizio degli anni Trenta, gli USA subivano gli effetti della Grande Depressione: alle prese con l’onda lunga della crisi del 1929, né lo sconfitto Hoover, né l’entrante Roosevelt erano nelle condizioni di realizzare le riforme economiche di cui gli Usa avevano urgente bisogno. Per evitare in futuro di ritrovarsi in quell’immobilità forzata, il Parlamento decise di ridurre l’attesa a meno di tre mesi e nel ’33 votò il ventesimo emendamento alla Costituzione, il Lame Duck Amendment, che anticipava la data dell’Inauguration day al 20 gennaio. Da allora non è più cambiata.