Continua lo sciopero di Hollywood: attori e sceneggiatori uniti sotto un’unica bandiera per migliorare le loro condizioni di lavoro ottenere maggiori tutele per quanto riguarda l’utilizzo delle intelligenze artificiali.
Gli Emmy slittano di 4 mesi
La prima vittima ufficiale dello sciopero di Hollywood è la cerimonia degli Emmy, gli Oscar della tv. Gli Emmy slittano di 4 mesi; previsti per il 18 settembre, infatti, si terranno il 15 gennaio del 2024 a Los Angeles, presso il Peacock Theatre. A comunicarlo, un comunicato firmato dalla Fox e dalla Television Academy.
Le candidature agli Emmy 2023, per casualità della sorte, sono state annunciate circa due giorni prima che la Sag-Aftra dichiarasse lo sciopero degli attori, che prevede appunto la loro assenza qualora in tempo di Emmy la situazione contrattuale di molti di loro non dovesse risolversi.
Watch the 75th #Emmy Awards on Monday, Jan. 15, only on @FOXTV! 📺 ✨ #TelevisionAcademy pic.twitter.com/TwobdsVgnb
— Television Academy (@TelevisionAcad) August 10, 2023
Lo sciopero di Hollywood
Lo sciopero di Hollywood ha superato i 100 giorni, dimostrandosi come una delle manifestazioni più lunghe di sempre. Questo non coinvolge soltanto gli sceneggiatori ma anche gli attori, che nel caso degli Emmy 2023 non potrebbero partecipare alla cerimonia.
Infatti, lo sciopero di Hollywood prevede l’assenza degli attori per ogni iniziativa a scopo promozionale dei loro lavori. Questo comprende conferenze stampa, red carpet, interviste, tour. L’ultimo film che ha visto un red carpet, Oppenheimer del regista Christopher Nolan, ha visto il suo cast abbandonare il tappeto rosso giusto in tempo.
Ormai, però, lo sciopero di Hollywood si sta trasformando, com’era prevedibile, in una guerra di logoramento. A farne le spese non sono certo i grandi attori, che comunque aderiscono e sostengono la protesta di chi ha meno risonanza. Chi davvero soffre e si sta immolando per un futuro migliore sono proprio i piccoli attori, quelli meno noti, così come gli sceneggiatori che senza lavorare non hanno di che mantenere le famiglie.
Resta soltanto da vedere chi cederà per primo e si siederà al tavolo delle trattative. Si è visto che un primo incontro tra i rappresentanti del Amptp e la Writers Guild of America non ha dato frutti. Gli sceneggiatori sono tornati immediatamente a protestare con gli attori, per le strade di Los Angeles.