La serie tv Ossessione è su Netflix da qualche settimana. Si tratta di un adattamento firmato Morgan Lloyd Malcolm e Benji Walters del romanzo Il danno di Josephine Hart (1991). Una storia erotica da crudi risvolti psicologici che racconta come un uomo, stimato professionista, amabile marito e padre di famiglia, possa mettere a repentaglio tutto – ma proprio tutto – quando incontra nella sua strada la dannazione provocata da una femme fatale.
Ossessione: storia di un triangolo particolare
Ossessione è la storia di William Farrow, interpretato da Richard Armitage, e di come si invaghisce morbosamente di Anna Barton, (Charlie Murphy). È un flash, un lampo improvviso, rappresentato in modo eccellente dagli autori nel primo episodio della mini serie.
Basta un istante, per aprire una voragine nella vita di William. In Ossessione nasce così un triangolo perverso dove un uomo ha come amante la fidanzata del figlio, Jay (Rish Shah), giovane ricercatore che vede nel padre un modello da seguire.
I presupposti per una pericolosa deriva personale, in Ossessione, ci sono tutti, e William lo sa bene. Ciò che appare chiaro, sin da subito, è che qualunque rischio o qualunque conseguenza scaturirà da questa storia, sono messi in conto, e accettati con fatalità.
Il narcisismo smisurato di Anna
Anna Burton è l’indiscussa protagonista di Ossessione. Capace di attirare a sé, nella sua tela magnetica, non solo gli uomini di casa Farrow, ma anche Sally (Sonera Angel), la giovane sorella di Jay. L’unica che conserva remore sull’affascinante fidanzata del figlio è Ingrid (Indira Varma). Sesto senso o naturale diffidenza tra donne?
La serie avanza velocemente senza dare il tempo di farci un’idea chiara. Ciò che è evidente è la personalità narcisistica di Anna Burton, che emerge in ogni sguardo e in ogni momento, in maniera a tratti stucchevole ed eccessiva.
Ossessione, stereotipi in mezzo al caos
Ossessione è una miniserie senza grandi pretese, che pare avere lo scopo principale di svelare le debolezze degli uomini. A uscirne peggio sono infatti i due maschi di casa Farrow: William che scopre una parte di sé che covava sotto la cenere e sotto l’abito del rispettabile marito monogamo da sempre. Jay che appare come l’ingenuo ragazzino a cui l’amore apre le porte della maturità.
Anna è la donna da sposare, l’unica che Jay ha davvero amato. Alcuni tratti dei personaggi sono delineati profondamente, in modo tale che non restino spazi d’ombra. Raramente, nella realtà, esistono persone così prevedibili. I quattro personaggi della serie corrono così, in alcune scene, il rischio di incarnare prevedibili cliché.
Ideale per passare due dopo cena poco impegnativi, Ossessione è stata comunque una bella scoperta. A discapito della prima impressione, molti sono gli spunti su cui riflettere offerti da questa storia, un po’ come accade per Sex/Life e Dietro i suoi occhi.