Quante volte si è costretti, per esigenza o per apparenza, a dire il contrario di ciò che si vorrebbe? E poi, non dicono da sempre che gli opposti si attraggono? Il 25 gennaio tutto questo ha ancora più valore grazie all’Opposite Day, la giornata dei contrari. Ma che significa?

Durante questa giornata si è autorizzati a dire e a fare proprio il contrario di tutto. Si potrà dire al barista che non si desidera proprio quel cornetto alla nutella, proprio no, e sperare che sappia che giorno è oggi, in modo da poterlo avere! Oppure è possibile dichiarare che si ama quella commedia romantica su Netflix, pur avendo l’immagine di persona che guardano solo horror. Alcuni resteranno perplessi e penseranno a uno scherzo, ma in realtà ci si sarà liberati di un bel peso.
Oggi, insomma, si può dire e fare qualunque cosa, in modo opposto a come lo si farebbe di solito.
Ecco in che cosa consiste l’Opposite Day, e le sue origini.

Opposite Day, le origini
Ad oggi, l’Opposite Day viene associato a un gioco per bambini durante il quale si deve, per l’appunto, dire il contrario di qualcosa. Bianco diventa nero, luce diventa buio, e così via. Anche se sembra facile, non sempre è così, perché è difficile trovare il contrario di ogni cosa. Se a carne si può magari opporre verdura, quale può essere il contrario di tubero?

L’origine di questa celebrazione è associata al presidente americano Calvin Coolidge. Proprio lui sembrerebbe aver dichiarato, durante le elezioni del 1928, che lui sceglieva di non correre per la presidenza.
La frase portò i presenti, e le persone che ne vennero a conoscenza, a chiedersi se fosse serio, o se piuttosto non intendesse il contrario.
Spostandosi avanti di qualche decennio, il presidente Dwight E. Eisenhower annunciò che il 17 agosto del 1959 sarebbe stato il giorno del contrario. Come capita per molte altre eventualità, anche questa festa nacque per caso. Il presidente dichiarò infatti di aver decretato il giorno del contrario per gioco.
Senta, ho dichiarato il Giorno del Contrario una festa per volere di mia nipote. Doveva soltanto essere una cosa divertente per lei. Non avevo realizzato che trovare i contrari delle parole poteva essere una cosa piuttosto difficile. Ad esempio, qual è il contrario di cervello? O di elefante? Vede, è difficile.
Dwight E. Eisenhower
L’Opposite Day sarebbe potuto cadere nel vuoto, ma così non è stato. Se ne tiene conto ancora oggi, ogni 25 di gennaio, anche se secondo alcuni lo si potrebbe sostenere al 25 di ogni mese. Sarebbe possibile?

Come celebrare l’Opposite Day
Pur nascendo con uno scopo ludico e giocoso, l’Opposite Day è un modo per liberarsi delle regole che a volte ci si autoimpone e per allenare la mente. Come si è visto, non è sempre facile trovare il contrario di una parola, o di un concetto. Allo stesso modo, non è affatto facile rispondere e fare il contrario di quanto si dovrebbe fare.
Basta provare un semplice gioco: alla domanda “Vorresti un’auto nuova?” si vorrebbe rispondere d’istinto che sì, certo, ma in realtà si deve dire un sonoro NO. Oppure, si domanda se si è appena visto qualcuno con cui si è in compagnia. Anche se la risposta deve essere negativa, il cervello tenderà a elaborare l’immagine giusta. Ponendo le domande in modo sempre più veloce, il gioco diventa più difficile.
C’è chi lo considera un’alternativa al Pesce d’Aprile, ma l’Opposite Day è anche un’occasione per sperimentare qualcosa di nuovo.

Idee per l’Opposite Day
Se ti incuriosisce immergerti nello spirito dell’Opposite Day ma non sai come fare, questi suggerimenti ti aiuteranno a celebrarlo al meglio.
- Mangiare una pietanza che di solito non apprezzi. I broccoli, per esempio.
- Rivolgere una parola gentile a qualcuno che non rientra nelle tue simpatie. Chissà, potrebbe dare vita a una nuova amicizia.
- Guardare uno show o leggere un libro che è proprio all’opposto delle preferenze solite. Magari si scoprirà qualcosa di nuovo ed entusiasmante.
- Fare qualcosa che non fai mai o non vuoi mai fare. Andare a correre, se non si è appassionati di sport, o prendersi un giorno di riposo se si è immersi in una routine frenetica.
- Abbandonare la propria dose di caffè per una tazza di tè, o il contrario.
- Sperimentare un audiolibro, se di solito li si evita.
Qualunque cosa venga in mente, basta fare il contrario! Se fino a qualche giorno fa si celebrava il Blue Monday, oggi si è autorizzati a fare e a dire tutto ciò che esula dalla propria routine, e ad aprire la mente.