La Giornata Mondiale dell’Acqua, per celebrare l’elemento da cui tutto ha avuto origine. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito una data in cui discutere le questioni legate a una gestione ragionata di questa importante risorsa, troppo spesso data per scontata.
La crisi idrica nella Giornata Mondiale dell’Acqua
L’edizione 2023 è dedicata alle pratiche necessarie per risolvere la crisi idrica. Di grandi temi come quello legato alla scarsità dell’acqua si parla spesso, anche se in Italia, a volte, parole come “siccità” o “emergenza idrica” appaiono sfocate e lontane.
Eppure le piccole azioni quotidiane possono incidere nel contesto globale: la parola d’ordine è sostenibilità. L’allarme della Coldiretti parla del 2023 come l’anno più caldo di sempre. I dati del Cnr non sono più rassicuranti: a gennaio e febbraio hanno registrato una temperatura di 1,44 gradi più alta rispetto alla media storica. Il deficit di precipitazioni mette a dura prova le coltivazioni, poiché il suolo perde fertilità, e ciò si ripercuote sui costi della frutta, della verdura e di tutti i viveri perché non solo l’acqua è indispensabile per tenere in vita l’uomo, ma lo è anche per produrre i cibi.
La responsabilità dell’uomo è enorme, poiché è egli artefice dei grandi cambiamenti ambientali che stanno interessando il pianeta. Le emissioni di gas come anidride carbonica, metano e protossido di azoto, con conseguente effetto serra, i dirompenti cambiamenti climatici di cui l’aumento delle temperature è la conseguenza più evidente, l’alterazione del sistema delle precipitazioni (piogge più intense e meno frequenti), l’aumento di fenomeni devastanti come le trombe d’aria e le alluvioni e, infine, la siccità.
Oggi, nella sua giornata mondiale, bisogna dire che l’acqua non è un bene non illimitato
Averla sembra semplice: basta sollevare la leva del rubinetto e arriva, diretta e pulita. E come tutto ciò che è immediato avere, come l’elettricità, se ne perde il valore. Il rischio dello spreco è sempre all’allerta.
Cosa sarà mai, un po’ di acqua in più? Del resto, non costa mica uno sproposito! E anche se così fosse, non si potrebbe essere certi del fatto che non andrebbe sprecata. Pensa alle decine di macchine lasciate accese in ogni stagione, con dentro autisti e accompagnatori di autisti. A niente sembra influire l’alto costo della benzina e del gasolio. L’aria condizionata accesa, o il riscaldamento, non hanno prezzo. E la stessa cosa accade davanti a un rubinetto in cui l’acqua scorre – apparentemente – senza limiti.
La segretaria generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, ha dichiarato: «C’è la convinzione che l’acqua sia in lì in quantità illimitata e tutti ne abbiano accesso perché basta aprire un rubinetto e ciò è un grande problema».
Il problema è che le persone non sanno gestire le risorse naturali, sia che costino un occhio della testa, sia che siano quasi gratis. Nel frattempo, la Terra rischia il collasso.
Il valore dell’acqua nell’arte
La sensibilità di alcuni artisti si è rispecchiata nelle loro produzioni artistiche. Nella musica, i Marlene Kuntz, nel loro ultimo album Karma Clima, si sono concentrati sul tema dell’ambiente e sui rischi dovuti all’impatto dell’uomo. In Acqua e fuoco, il focus è proprio sull’acqua:
Di fermare il tempo
non c’è stato tempo mai
il tempo fugge come il vento
il tempo è un lampo e tu lo sai.
E quello che in questo momento vola
dice a tutti noi: “Attento
che col fuoco scherzi
e l’acqua prima o poi ti mancherà”
L’attore Matt Damon ha affiancato Gary White, ingegnere e co-fondatore di Water.org e Water Equity (organizzazioni che si occupano di realizzare soluzioni innovative relative all’accesso all’acqua) nel saggio Il valore dell’acqua. La nostra ricerca di una soluzione a una delle più grandi sfide globali (Roi edizioni, 2022).
Il libro tratta della ricerca che Gary e Matt hanno fatto, riguardanti la strategia messa in atto da Water.org. L’organizzazione ha lavorato con partner in Africa Orientale, America Latina, Meridione e Sudest Asiatico, aiutando 40 milioni di persone ad avere accesso all’acqua e ai servizi igienici.
Anche il Vate, Gabriele d’Annunzio, ha dedicato una poesia all’acqua:
Acqua di monte,
acqua di fonte,
acqua piovana,
acqua sovrana,
acqua che odo,
acqua che lodo,
acqua che squilli,
acqua che brilli,
acqua che canti e piangi,
acqua che ridi e muggi.
Tu sei la vita
e sempre sempre fuggi.
Chissà se la fuga a cui accennava D’Annunzio aveva a che fare con un sentore della sua futura scarsità.