Il panorama del fumetto italiano è da sempre molto ricco, il nostro paese ha una tradizione di lunga data nel campo della nona arte. Sarà forse per questo che, nonostante (luogo comune ma vero) la gente legga sempre meno, non mancano nuove leve per la narrativa disegnata e nuovi fumetti italiani tutti da scoprire.
Narrare la provincia
Ha fatto molto parlare di sé, ad esempio, l’esordio di Miguel Vila, padovano classe 1993, che in Padovaland (edito da Canicola) racconta la sua città. La vita di un gruppo di ventenni procede in una sorta di apatia, è come se la provincia fosse una prigione. Impossibile fuggire? In un certo senso sì perché, se non ci sono barriere fisiche, ce ne sono di emotive e di sociali: la ripetitività, la mancanza di ambizioni, le relazioni umane appiattite in una sorta di ineluttabilità che avvolge protagonisti e comparse. Il tutto illustrato con un tratto già maturo (debitore di autori indie come Chris Ware o Paolo Bacilieri) e una struttura della tavola di grande efficacia. Tra i nuovi fumetti italiani, uno dei più incisivi.
La conclusione di una trilogia
Fumettibrutti ormai non è più un’esordiente, però l’uscita nel 2020 di Anestesia per Feltrinelli Comics rappresenta la chiusura del cerchio. Dopo Romanzo esplicito (2018) e P. La mia adolescenza trans (2019), questo volume che conclude la trilogia autobiografica si colloca tra i nuovi fumetti italiani più interessanti. Da storie di sentimenti e disagi, alla scoperta della propria identità di genere, alla decisione di cambiare completamente la propria vita. Con la transizione chirurgica da uomo a donna e con un trasloco a Bologna, città nuova in cui ricominciare; ma purtroppo niente è mai facile per chi compie scelte così forti, c’è sempre qualcosa di nuovo da affrontare, specie se l’intervento chirurgico non riesce bene. Con un tratto grezzo, in apparenza trascurato, Fumettibrutti punta all’essenziale e centra il bersaglio.
Nuovi fumetti italiani… anche all’estero
Le nuove generazioni dei fumettisti italiani guardano sempre più volentieri anche fuori dal mercato di casa nostra, spesso oltreoceano. È quello che hanno fatto Elisa Romboli e Iolanda Zanfardino, rispettivamente disegnatrice e sceneggiatrice, pubblicando il loro Alice in Leatherland con l’editore americano Black Mask. La miniserie, in uscita proprio in questi mesi, è una rom-com che lascia ampio spazio alla diversità dei personaggi e al principio dell’inclusione: orientamenti sessuali, aspetto fisico, etnie. È scritta con un piglio dinamico, che quasi tende a non prendersi troppo sul serio, e disegnato con talento e passione.