Ci sono date e personalità che sfidano il susseguirsi dei secoli e resistono al passare del tempo. Questi personaggi e questi attimi si sono ritagliati un momento nella storia. Uno di questi è proprio la data di nascita di Nostradamus, che ricorre il 14 dicembre.
Figura magnetica e carismatica, che dopo anni ancora fa parlare di sé, Nostradamus divenne famoso in particolare per le sue profezie, ancora oggi studiate.
Chi era allora Nostradamus, e perché è così importante?
La nascita di Nostradamus
La data di nascita di Nostradamus è, secondo molti studi, il 14 dicembre del 1503, a Saint-Rémy-de-Provence, in Francia. Secondo altri, invece, la data precisa sarebbe il 21 dicembre.
Il nome Nostradamus altro non era che lo pseudonimo di Michel de Nostredame, figlio di un commerciante di cereali, Jaume, e di Reynière de Saint-Rémy.
Fin da subito apparve chiaro che Nostradamus non era una persona qualunque. A quindici anni, infatti, era già studente dell’Università di Avignone, che in seguito chiuse a causa della peste, e parlava in modo fluente latino, greco e la lingua ebraica, oltre a interessarsi di astronomia ed erbe. Sembra, infatti, che viaggiò per otto lunghi anni alla ricerca di erbe che potessero curare la peste.
Nel 1529 entrò all’Università di Montpellier, con l’obiettivo di diventare medico, ma si ritrovò sbattuto fuori quando l’Università venne a sapere che per un periodo aveva praticato il lavoro di speziale, severamente proibito. Con il nome di speziale, infatti, si identificava la figura che all’interno di una bottega preparava medicinali ma si occupava anche di vendere spezie ed erbe.
Nonostante questo nel 1532 ottenne la toga rossa e la qualifica di dottore. Da quel momento, ormai trentenne, il mondo iniziò a conoscerlo come Nostradamus.
Sembra anche che Nostradamus si sposò, anche se il nome della moglie è ancora oggi oggetto di mistero, e sembra anche che ebbe due figli. Sia la moglie che i figli tuttavia morirono probabilmente di peste e in seguito Nostradamus si spostò continuamente di paese in paese, attraversando la Francia e l’Italia.
Nel 1547, giunto a Salon, si sposò con Anne Ponsarde ed ebbe tre figli e tre figlie. Nello stesso periodo abbandonò progressivamente il suo interesse per la medicina, concentrandosi invece sull’arte dell’occulto.
È in quel momento che iniziò a dare vita alla propria opera principale, quella che avrebbe cambiato il corso della sua intera esistenza.
All’interno del libro, chiamato Le Profezie, Nostradamus intendeva raccogliere mille quartine in francese. Ne furono pubblicate 942. Consapevole che avrebbe potuto destare scalpore e attirarsi antipatie e accuse di eresia, scelse di scrivere i suoi versi in differenti lingue quali il greco, il latino, l’italiano, l’ebraico e l’arabo.
Questo non bastò a salvarlo, perché iniziò a circolare la voce che fosse un servo del diavolo, un pazzo, o un truffatore.
Ci fu anche chi, però, scelse di dargli una possibilità. Tra questi, Caterina de’ Medici, che lo invitò alla corte di Parigi per approfondire l’argomento delle sue profezie e domandargli di creare un oroscopo per i figli.
Con il supporto di Caterina de’ Medici, Nostradamus divenne consigliere e medico di Enrico III Valois, e la sua fama raggiunse il massimo livello.
Ma perché, ancora oggi, le sue profezie sono oggetto di studio?
Nostradamus e le profezie
Secoli dopo la nascita di Nostradamus, le sue profezie sono ancora fonte di speculazioni, dubbi, misteri e, a volte, persino timori.
È necessario specificare che le profezie, per loro stessa natura, si basano sull’interpretazione. Quelle di Nostradamus, in particolare, erano di rado precise, con riferimenti identificabili o date chiare.
Nostradamus sosteneva di trarre le sue profezie dalla branca dell’astrologia che si avvicina alla divinazione, ma gli astrologi dell’epoca si tennero ben alla larga da ogni tipo di associazione con l’indovino.
All’interno delle profezie di Nostradamus sono stati trovati riferimenti presi dalla Bibbia, da eventi storici o da testi di autori classici come Plutarco. Ancora, è possibile individuare elementi di libri considerati di magia, a volte associati all’apocalisse, come il Mirabilis liber.
Tra le varie profezie che sembra che Nostradamus abbia indovinato, ve ne sono diverse e tutte principalmente di natura catastrofica.
Tra queste, vi è la profezia che riguarda la bomba atomica che venne sganciata il 6 e il 9 agosto 1945 su Hiroshima e Nagasaki.
Al Sol Levante un gran fuoco si vedrà
frastuono e luce verso l’aquilone rivolto
Entro il cerchio morte e grida s’udranno
con spada, fuoco, fame la morte li attenderà
O ancora, la morte di Lady Diana, un tragico evento circondato da speculazioni e misteri, a cui si aggiunge quello della profezia di Nostradamus.
Il penultimo dal soprannome del profeta prenderà Diana per suo giorno e riposo.
Nel corso del tempo, alle profezie dell’indovino sono stati associati avvenimenti storici quali gli attentati di Madrid del 2004, l’omicidio di Kennedy, l’ascesa di Hitler e l’attentato alle Torri Gemelle.
È bene specificare però che a queste profezie si applica la chiaroveggenza retroattiva. Questo vuol dire che esse non prevedono con esattezza specifica una data o un determinato accadimento, ma che siano invece aperte a più interpretazioni. In questo modo, esse possono adattarsi a un evento che, anche a distanza di secoli, accade realmente.
Nostradamus e il futuro
Quindi, le profezie di Nostradamus sono reali? Hanno davvero previsto, secoli passati, qualcosa che è accaduto molto tempo dopo?
Una reale risposta non si otterrà mai. Le profezie, per loro natura, sono ambigue e si basano sull’interpretazione, e questo avviene fin dai tempi in cui il popolo greco e romano interrogava le sibille nella speranza di avere un responso sulle guerre.
Quanto è indubbio è che, in determinati casi, le profezie di Nostradamus sembrano calzare a pennello ad alcuni avvenimenti storici accaduti. Questo può fare paura, da un lato, ma dall’altro è anche oggetto di fascino e studio.
Se così non fosse, il nome Nostradamus non sarebbe entrato nel linguaggio comune, facendosi spazio nel nostro quotidiano anche dopo la sua morte, avvenuta nel 1566 a causa della gotta.
Sembra, tra l’altro, che Nostradamus arrivò a predire la sua stessa morte. La leggenda racconta che disse al suo segretario che non l’avrebbe trovato fino all’alba, e così avvenne.
Nonostante la fama che oggi lo circonda, e che gli attribuisce il titolo di profeta, indovino – in accezione positiva o negativa – Nostradamus rifiutò sempre il titolo di profeta.
Quel che è certo è che l’esoterismo è una materia che, anche molto tempo dopo la nascita di Nostradamus, divide sempre gli animi. C’è chi la apprezza, chi desidera studiarla, chi la ritiene di poco conto. È probabile che l’essere umano cercherà sempre l’occulto e il mistero nella sua vita, così come nei romanzi, che in fondo ogni giorno portano un po’ di magia nel quotidiano.
Francesca Pantieri