Dal 1901 l’Accademia Svedese assegna il Nobel Letteratura all’autore che si sia “maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale”. Abbiamo scelto 5 scrittori contemporanei e ve li presentiamo con le motivazioni della giuria.
Wislawa Szymborska, premiata nel 1996
L’autrice polacca, Nobel Letteratura per la sua “ironica precisione che permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana”, è una delle poetesse più amate dai lettori di tutto il mondo. Il suo lessico è semplice ma elegante, caratterizzato da un’espressività soave e da una capacità introspettiva profonda e arguta. Capace di rendere straordinaria la quotidianità e di affrontare anche i temi più delicati con uno stile leggero e diretto. Le poesie di Wislawa Szymborska sono state pubblicate in diverse raccolte, tra cui La gioia di scrivere, Due Punti, Vista con granello di sabbia e Amore a prima vista.
José Saramago, Nobel Letteratura 1998
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, José Saramago viene premiato per le sue opere dissacranti e ciniche. Tutte puntano il dito contro i mali della società moderna ricorrendo, come riportato nelle motivazioni del Nobel Letteratura, a “parabole sostenute dall’immaginazione, la compassione e l’ironia”. Tra i titoli più noti di Saramago citiamo Cecità (1995). Si tratta di un’opera di fantascienza ambientata in una città non definita in cui si verifica improvvisamente un’epidemia di cecità, la cui evoluzione incontrollata scatena il degrado dei rapporti e dei valori sociali. Un’assenza di vista che si fa metafora di una cecità morale, in un romanzo dall’attualità sconcertante.
Günter Grass, premiato nel 1999
L’opera più celebre dello scrittore tedesco è senza dubbio Il tamburo di latta (1959). Un romanzo caratterizzato da una vena umoristica nera, fortemente provocatoria, in cui protagonista è Oskar Matzerath. Il giovane, fisicamente deforme ma dotato di un’intelligenza superiore e paranoica, rievoca la sua vita dal manicomio in cui è rinchiuso, suonando per l’appunto un tamburo di latta. Il Nobel Letteratura assegnato a Günter Grass ha voluto premiare “le sue licenziose fiabe che ritraggono la faccia dimenticata della storia.”
Alice Munro, Nobel Letteratura 2013
Considerata una delle scrittrici di racconti più importanti e influenti, Alice Munro ha pubblicato numerose raccolte, tra cui Il sogno di mia madre, In fuga e La vista da Castle Rock. Paragonata ad Anton Cechov, ha la capacità di documentare in modo accurato e clemente le lotte interiori dello spirito umano. Ha saputo indagare la profondità dei suoi personaggi prendendo spunto da ricordi e aneddoti della quotidianità. Nelle motivazioni della giuria per il Nobel Letteratura assegnato nel 2013 si legge: “Alice Munro è nota soprattutto come autrice di racconti. Ma sa portare in ciascuna storia altrettanta profondità, intelligenza e precisione come la maggior parte dei romanzieri in tutta la loro opera. Leggerla è imparare ogni volta qualcosa cui non si era mai pensato prima”.
Kazuo Ishiguro, premiato nel 2017
Nel 2017 Kazuo Ishiguro vince il Nobel Letteratura. Scrittore britannico nato in Giappone “ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo.” Caratterizzato da uno stile narrativo pacato e intimista, l’autore ha saputo creare personaggi di grande umanità, alle prese con temi fondamentali come il tempo e la memoria. Dal suo libro più noto, Quel che resta del giorno (1989), è stato tratto il film omonimo con Anthony Hopkins ed Emma Thompson, diretto da James Ivory, di cui Ishiguro stesso ha scritto la sceneggiatura.
Michela Montebelli