L’arte e l’editoria digitale sono i nuovi orizzonti aperti dagli NFT, i Non Fungible Token, grazie alla possibilità di realizzazione di copertine di e-book uniche e personalizzate. Tutto questo per la gioia di creator e scrittori, da una parte, e collezionisti dall’altra. L’arte e il business s’incontrano online, portando una ventata d’innovazione possibile.
Gli NFT e l’editoria, primi passi in Italia
Se gli NFG, i non fungible gadget, sono oggetto di sviluppo concreto che sta incuriosendo e orientando i consumer, nel settore dell’editoria i lavori sono in corso per studiare soluzioni innovative.
Alessandro Baricco è stato il primo autore italiano a generare un’opera NFT. Lo scrittore ha, infatti, messo in vendita sul marketplace OpenSea la registrazione della propria interpretazione vocale di Novecento, la sua opera più famosa.
Le applicazioni degli NFT nell’editoria possono essere molteplici: dalla realizzazione di e-book personalizzabili, con contenuti speciali come approfondimenti o testi inediti, passando all’applicazione di file, unici per ogni copia, grazie alla tecnologia blockchain. I codici generati con gli NFT garantiscono l’unicità della copia e, al contempo, tutelano il diritto dell’autore in modo trasparente.
NFT e le copertine degli e-book: tra arte e business
Un’altra soluzione possibile grazie all’uso degli NFT nell’editoria riguarda le copertine: la realizzazione di opere, anche queste tirate in esemplari unici o in edizioni limitate. Si tratta di una nuova forma d’arte e di business che, oltre a favorire collaborazioni artistiche, amplierebbe il pubblico dell’editoria digitale.
Gli NFT si configurano, quindi, come una fucina di creatività.
Realizzare la Gesamstkunstwerk, l’opera d’arte totale di Richard Wagner, obiettivo comune inseguito per decenni da artisti di ogni disciplina, ora potrebbe essere possibile. Largo alle sperimentazioni, grazie ai gettoni non fungibili!
Roberta De Tomi