L’8 Gennaio del 1935 nasceva una delle figure più famose del XX secolo: Elvis Presley. Il futuro Re del Rock’ n’ Roll, colui che avrebbe ispirato milioni di persone con la sua voce, fatto battere i cuori e stravolto i record della musica nel mondo.
Chi era Elvis Aron Presley
Gladys diede alla luce due gemelli; Jesse, il primo genito, nacque morto. Mezz’ora dopo, però, nasceva Elvis. La disperazione per aver perso un figlio condusse Gladys a soffocare di attenzioni Elvis creando, fin da subito, un legame indissolubile.
Suo padre Vernon era un analfabeta, aveva sempre lavorato come precario finché non ottenne un’occupazione stabile. Comprò un terreno e ci costruì sopra una casa, al numero 306 di Old Saltillo Road, in Est Tupelo.
Il giovane Elvis, crescendo, lavorava come operaio e allo stesso tempo si dedicava alla musica. Era, però, ancora troppo acerbo per entrare nel settore e proprio per questo, il suo manager, gli consigliò di unirsi ad altri due musicisti locali e formare una band.
Il successo: Elvis diventa il Re del Rock’ n’ Roll
Il successo non tardò ad arrivare. Alcune delle etichette discografiche più famose lo notarono e decisero di investire su di lui. La carriera di Elvis Presley decollò nel 1956 con l’uscita di Heartbreak Hotel e I Was the One. Furono vendute 300.000 copie nel giro di tre settimane. Dopo pochi giorni, il disco superò il milione di copie vendute.
Nello stesso anno, Elvis firmò per un ruolo da protagonista per ben sei lungometraggi e iniziò le riprese del suo nuovo film, Love Me Tender. A soli 21 anni la sua immagine diventò un’icona trasformandolo inno degli idoli più acclamati d’America.
Si allontanò dal palco scenico per due anni e seguì il servizio militare; al ritorno però, la sua fama non si era per nulla affievolita. La sua carriera proseguì senza sosta e fu segnata dal matrimonio con la compagna Priscilla e la nascita di sua figlia Lisa Marie.
Gli ultimi anni di Elvis Presley
La sua corriera raggiunse il culmine con una serie di 57 concerti tenuti presso l’International Hotel di Las Vegas. Tutto portava a credere che il Re del Rock’ n’ Roll avrebbe calcato il palco per molti anni ancora.
Purtroppo la vita non fu così clemente. Dopo soli cinque anni di matrimonio, Elvis si separò da sua moglie ed entrò in uno stato di depressione. Scoprì, inoltre, di avere problemi alla vista dovuti a un glaucoma. Questi avvenimenti così dolorosi lo portarono ad assumere farmaci stimolanti per poi diventarne dipendente e aggiungere l’assunzione di tranquillanti per riuscire a dormire.
Il mix divenne pericoloso e deleterio, Elvis iniziò a ingrassare a vista d’occhio, mettendo a repentaglio la sua salute sia fisica che mentale.
Nonostante tutto continuò a comporre e produrre musica, mentre le sue apparizioni live divennero più difficili da gestire. Il suo umore ballerino e i suoi problemi di salute misero a dura prova la gestione della sua intera attività.
Il 15 Agosto 1977, Elvis rientrò a Memphis dopo l’ennesimo concerto e trascorse la notte a suonare il pianoforte. Il giorno successivo venne ritrovato in bagno senza vita. I soccorsi furono inutili. Elvis morì per un arresto cardiaco.
Curiosità su Elvis Presley
- La sua vecchia abitazione a Tupelo è visitabile ancora oggi.
- Ha venduto 148 dischi d’oro, platino e multiplatino.
- Graceland, la dimora acquistata da Elvis a Menphis, è diventata un museo accessibile al pubblico. È la seconda casa più visitata d’americana dopo la Casa Bianca e, nel 2006, è stata dichiara monumento storico.
- Negli anni Settanta è riuscito a fare il tutto esaurito in 380 spettacoli consecutivi.
- Love Me Tender, nel 1956, fu disco d’oro ancora prima di uscire, grazie alle prevendite dei negozi.
- Elvis è il cantante con maggior numero di incisioni certificate dalla Recording Industry Association of America, con ben 262 titoli.
Un Idolo: un Uomo
Quando si pronuncia la parola Idolo, non si può fare a meno di pensare ad alcuni personaggi che hanno lasciato il segno. Ricordiamo Jhon Lennon, a cui il mondo rende ancora omaggio a distanza di 40 anni dalla sua morte; Freddie Mercury, un talento straordinario e dannato, stroncato poi, da una brutta malattia; Jim Morrison, ispiratore di anime con alle spalle un mistero ancora irrisolto.
Sono solo alcuni dei tanti nomi che hanno lasciato un patrimonio culturale indimenticabile, un qualcosa che continuerà a protrarsi nel futuro senza esaurirsi mai. In comune, c’è il dono di arrivare alle persone. Con semplicità e naturalezza.
Purtroppo, molto spesso, queste anime ci lasciano presto. C’è chi pensa sia una maledizione e chi condanna la fama. Ma c’è un’unica considerazione che ci tiene uniti, il ricordo di un artista che si unisce a quello dell’uomo. L’uomo che non ha mai avuto niente, e che dal niente ha saputo creare.
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