Da poco è giunta la notizia della morte di Alessandro D’Alatri, regista italiano che ha dato corpo e voce ai libri di Maurizio De Giovanni I bastardi di Pizzofalcone e Il commissario Ricciardi trasformandoli in fiction Rai.

Alessandro D’Alatri, dagli esordi come attore alla regia
La carriera di Alessandro D’Alatri non inizia dietro la macchina da presa, ma molto prima. Classe 1955, debutta nel 1969 recitando in Il ragazzo dagli occhi chiari, film di Emilio Marsili. Successivamente, ha recitato anche nel film Il giardino dei Finzi Contini, per la regia di Vittorio De Sica, pellicola tratta dall’omonimo libro di Giorgio Bassani.
L’esordio alla regia avviene nel 1991, con il film Americano Rosso, la storia del fascista Vittorio che, licenziato dall’agenzia matrimoniale dello zio, si finge ancora suo dipendente quando snasa i soldi che un misterioso americano è disposto a sborsare pur di avere una moglie da riportare negli Stati Uniti.
Americano Rosso parla a più livelli e mostra, pur ambientata all’epoca del Fascismo, una storia d’amore e truffa che sembra adatta a ogni epoca. Forse per questa versatilità interpretativa, il film è valso ad Alessandro D’Alatri alcuni premi: il David di Donatello come miglior regista esordiente e Ciak d’oro come miglior opera prima.
Alessandro D’Alatri nella fiction e nella musica
Alessandro D’Alatri ha curato la regia di due delle fiction Rai più amate degli ultimi anni: I Bastardi di Pizzofalcone e la prima serie del Commissario Ricciardi, tratte entrambe dai libri di Maurizio De Giovanni.
La sua abilità nel restituire atmosfere e veridicità alle storie che racconta, resterà la sua firma indelebile.
Il regista Alessandro D’Alatri si è anche dedicato alla musica, lavorando a clip del calibro di Mentre tutto scorre, immortale hit dei Negramaro, e di Heaven Out of Hell di Elisa, ma ha collaborato anche con altri artisti, da Laura Pausini a Renato Zero.