Gina Lollobrigida, al secolo Luigia, è morta lasciando un grande vuoto nella storia del cinema, sia in Italia che all’estero.

Gina Lollobrigida, un pezzo di storia del cinema
Durante la sua carriera da attrice prima e da reporter poi (arrivando a intervistare Fidel Castro) ha collezionato i più importanti riconoscimenti come il Golden Globe, David di Donatello, Nastri d’Argento e la Stella sulla Walk of Fame losangelina.
Personaggio femminile di spicco, per il cinema italiano, ha lavorato con personaggi del calibro di Vittorio De Sica, Alessandro Blasetti o Mario Soldati. In America, invece, ha recitato sotto la direzione di Carol Reed e Vincent Sherman, condividendo lo schermo insieme a titani del cinema, suoi eguali, quali Sean Connery, Humphrey Bogart, Tony Curtis.
La Bersagliera
Gina Lollobrigida è nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, in un momento storico particolarmente delicato. Di fatto, la sua figura è un pezzo della storia italiana, non soltanto per esperienze vissute quanto perché proprio lei è testimonianza diretta di come il cinema si sia evoluto e cambiato nel tempo. Il mondo dello spettacolo perde, oggi, una grande testimone del passato.

La Bersagliera ha frequentato l’istituto delle belle arti di Roma, e anche in questo il peso degli avvenimenti storici che hanno caratterizzato gli anni della sua vita è da sottolineare. La famiglia Lollobrigida, infatti, era benestante finché un bombardamento angloamericano non ha distrutto l’attività commerciale riguardante la produzione dei mobili.
Per mantenersi agli studi, sotto lo pseudonimo di Diana Loris, Gina posava come modella per i primi fotoromanzi. Essere grati della sua decisione di inseguire il suo sogno e le sue passioni non può che essere uno spunto a lavorare sodo per ciò che si desidera davvero.
La carriera di Gina Lollobrigida
Un pezzo di storia del cinema, la Bersagliera, e ciò che rende ancora più straordinaria la sua vita è il percorso che ha intrapreso fin da giovanissima.
Gina Lollobrigida è partita dal teatro. Nel cinema, ha iniziato dal basso lavorando prima come comparsa e poi come controfigura, facendo sì che la sua bravura risaltasse nel tempo.
La sua prima esperienza negli Stati Uniti si è conclusa con una fuga, il rifiuto di una vita agiata ma castrante sotto l’ombra del produttore hollywoodiano Howard Hughes.

Anche dopo la pessima esperienza, la Bersagliera non ha rinunciato al suo sogno, e ciò dimostra ancora una volta la tempra morale di cui era fatta.
Perché la Bersagliera?
Quello che è un soprannome ben adatto alla personalità della Lollobrigida affonda le radici nel ruolo interpretato in Pane, amore e fantasia, nel 1953, per la regia di Luigi Comencini.

Gina è Pizzicarella la Bersagliera. Un film che, ironia della sorte, poiché considerato offensivo nei confronti dell’Arma, venne rifiutato in primo luogo da molti produttori, salvo poi fruttare alla Bersagliera il Nastro d’Argento e un nuovo ingresso nel mondo del cinema americano.
Non è solo il cinema, a renderla grande
La Lollo, come venne soprannominata, non si dedicò soltanto al cinema. Fotografia, arte, reportage, la sua era una personalità eclettica, dai molteplici interessi, tra cui anche quello politico, alle elezioni europee del 1999.
Gina Lollobrigida, un esempio di ricostruzione
Ciò che è il grande merito da attribuire a questa donna è la capacità di ricostruirsi.

In un’intervista a “Libero”, nel 2018, racconta dello stupro subito da un calciatore della Lazio nel 1945, quando aveva 18 anni. L’atto è stato riconosciuto dal colpevole soltanto un anno dopo, anno in cui Gina dovette barcamenarsi tra ricordi confusi e una consapevolezza, intima, che qualcosa le fosse stato portato via.
Non è facile condividere le proprie esperienze, e non è facile farlo a 91 anni. Alla luce di questo, reagire alla vita con la passione che ha sempre caratterizzato Gina Lollobrigida, è non solo un insegnamento ma un tesoro, un invito al sapersi ricostruire, al di là di ogni violenza.
Figure come quella della Bersagliera mancheranno, ogni giorno di più. I funerali si svolgeranno presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo giovedì 19 gennaio.
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