L’International Theatre Institute ha assegnato a Mirren Helen il Premio Oscar per “The Queen” il messaggio che accompagnerà le celebrazioni del 27 marzo
Le parole di Mirren Helen
Nel 2021 spetta a Mirren Helen aprire la Giornata Mondiale del Teatro. Sulla scia di una tradizione che, a iniziare dal 1962, ha affidato il messaggio inaugurale alle più note personalità del settore, coinvolgendo anche artisti italiani del calibro di Luchino Visconti, Umberto Orsini e Dario Fo.
“Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze.
Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia.
La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet. […]
L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo. […]”
Dal Messaggio della Giornata Mondiale del Teatro 2021 di Helen Mirren (Traduzione di Roberta Quarta, International Theatre Institute – Italia)
L’invito alla speranza di Mirren Helen
Le parole della “Regina” britannica sono un invito alla speranza e un omaggio a tutti i lavoratori dello spettacolo, che continuano a stringere i denti e a reinventarsi con ingegno e creatività. I festeggiamenti per la ricorrenza si svolgeranno solo online e vedranno la partecipazione di numerosi teatri, tramite dirette Facebook e sui canali YouTube. Con spettacoli e conferenze volti a celebrare comunque il ruolo sociale di questa forma d’arte.
Sperimentazioni multimediali: il teatro si reinventa grazie alla tecnologia
Il messaggio di Mirren Helen trova fondamenta nelle nuove versioni del teatro. L’emergenza sanitaria ha forzatamente accelerato il percorso di innovazione digitale della cultura. Ciò ha spinto musei e luoghi dello spettacolo a trasportare online l’offerta al pubblico. Questo passaggio è stato relativamente rapido per le mostre, con l’implementazione delle visite virtuali, e per i concerti grazie alle dirette sui social. Tuttavia ha messo in crisi il teatro, la cui potenza evocativa è fortemente legata all’esibizione dal vivo.
Genoma Scenico e il teatro Online
Nonostante le difficoltà sono numerose le iniziative attivate per non fermarsi, come Genoma Scenico (una performance a cura di Nicola Galli in cui lo spettatore sceglie online gli elementi della coreografia su cui si esibiranno vari artisti.) e Call my name (produzione Fabrizio Favale / Le Supplici), in cui si può assistere a uno spettacolo di danza personalizzata, in videochiamata WhatsApp.
Il teatro delivery
Particolarmente interessante è anche l’iniziativa di “teatro delivery” sperimentata con lo spettacolo Segnali di allarme di Elio Germano. A cui hanno aderito numerose librerie ricevendo una versione digitale della rappresentazione e un Visore VR, per offrire al pubblico una fruizione con occhiali immersivi e cuffie. Il popolo del teatro non si ferma e approfitta di social e piattaforme online anche per avvicinare un pubblico più giovane e meno di nicchia. Nell’attesa di poter ritrovare presto la centralità in un mondo culturale fatto di emozioni dal vivo.
Michela Montebelli