I commenti su Facebook al messaggio del bassista finlandese Marko Hietala
Marko Hietala non ha rilasciato nessuna intervista ai magazine specializzati, nessun comunicato stampa tradizionale: l’annuncio che martedì mattina alle 9:00 ha scosso la scena del symphonic metal nordeuropeo è arrivato via social, in contemporanea sugli account Twitter e Facebook di Marko Hietala e dei Nightwish.
“Cari voi tutti. Lascio i Nightwish e la mia vita pubblica”. Così inizia il comunicato, o meglio la lettera, con cui il bassista informa di volersi concedere almeno un anno sabbatico (a parte un paio di impegni già presi), dopo 20 anni in cui è stato una colonna portante della band. Il messaggio prosegue spiegando alcuni dei motivi che lo hanno condotto a questa scelta: ci sono ad esempio ragioni di salute, Hietala afferma di soffrire di una depressione cronica che va tenuta sotto controllo e di volersi concedere un po’ di tranquillità. Ma soprattutto, ci sono questioni etiche e artistiche dietro l’abbandono (speriamo provvisorio).
Marko Hietala contro un’industria discografica troppo cinica

Hietala individua un fattore fondamentale dietro il suo scoramento: e cioè il rapporto con un’industria discografica che pretende sempre più, ignorando le esigenze creative e morali degli artisti.
Abbiamo a che fare con aziende di streaming che chiedono agli artisti un orario da ufficio, senza poi dividere equamente i profitti. […] I tour promoter spremono percentuali anche dal nostro stesso merchandise e poi pagano una parte dei dividendi al Medio Oriente. A quanto pare, certe teocrazie possono fare soldi grazie a una musica per cui dalle loro parti ti decapiterebbero o imprigionerebbero, senza nemmeno apparire ipocriti. E sto solo facendo un paio di esempi.
Marko Hietala
Non stupisce allora che il web e i social siano diventati il canale privilegiato per il contatto con i fan, anche in una circostanza così importante. In questo modo Hietala si è ancor più smarcato dal tradizionale ambiente discografico; tanto più che un genere musicale come il metal già ambisce, in linea di principio, a una maggiore spontaneità rispetto ad esempio al pop di massa, quello che muove i miliardi. Qualcosa di simile era già avvenuto nel 2005, quando i Nightwish avevano licenziato l’allora front-woman Tarja Turunen con una lettera aperta pubblicata sul loro sito. Ora la vetrina più efficace sono i social: la via per una comunicazione diretta e indipendente, senza più intermediazioni.
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