Marco Tropea un nome, una figura di spicco. Difficile non conoscerlo, se si è un “addetto ai lavori”. Tropea è stato uno dei volti più noti dell’editoria italiana del Secondo dopoguerra fino a oggi.
Marco Tropea, spento all’età di 81 anni
Tropea ha iniziato il suo percorso come editor di narrativa. E non per una casa editrice qualunque, bensì con Mondadori. È stato traduttore per la collana dei gialli Mondadori. Nel 1989 fonda poi la sua casa editrice, Interno Giallo, in comunione con la scrittrice Laura Grimaldi. Editore, Tropea, che ha dato un certo lustro a tutto il genere giallo.
Dopo l’esperienza di Interno Giallo, Tropea inizia a collaborare con Longanesi, su chiamata di Mario Spagnol, per dirigere e coordinare le case editrici appartenenti al gruppo editoriale. È stato anche direttore editoriale di Il Saggiatore.
Nel 1996 nasce, infine, la sua casa editrice, Marco Tropea Editore, con un comitato editoriale composto da nomi di spicco del mondo letterario: vi compaiono infatti Jerome Charyn, Laura Grimaldi, Luis Sepúlveda e Paco Ignacio Taibo II.
Non solo traduttore e editore: Marco Tropea giornalista
Marco Tropea non è stato però solo un bravo editor, un capace traduttore e un illuminato editore. È stato anche un giornalista professionista dal 1973. Inoltre, ha curato, sempre insieme all’autrice Laura Grimaldi, la scrittura della trasmissione Giallo, presentata e condotta da Enzo Tortora.
Un editore attento e pungente, più che prolifico. Ha pubblicato con Marco Tropea Editore più di 600 titoli, fra cui spiccano anche opere di notissimi giornalisti italiani, tra cui Carlo Bonini e Carlo Rognoni. Fra la saggistica si trovano invece autori di caratura internazionale, come Noam Chomsky, Howard Zinn e Anotnino Zichichi.
Non mancano nel catalogo anche titoli dedicati alla letteratura per ragazzi, con autori quali Walter Mosley e Carlo Frabetti.
Molti gli omaggi apparsi in queste ore sui social.
Andrea Picchi